L’UDI di Catanzaro, insieme all’associazione Kinema, invitano alla proiezione del film Gli occhi più azzurri – Una storia di popolo, il giovedì 11 aprile alle ore 18, presso il Centro Polivalente (Via Fontana Vecchia, Catanzaro). Dopo il film, l’autrice del libro omonimo, Simona Cappiello, discuterà, insieme a Maria Rita Galati e Barbara Rosanò, su un bellissimo – sebbene poco conosciuto – pezzo della nostra storia.
Tra il 1946 e il 1952, più di 70.000 bambine e bambini del Sud furono salvati dalla fame, dall’analfabetismo e dalle malattie, grazie allo sforzo e alla solidarietà di donne e uomini che iniziarono a sognare una nuova Italia. Il libro e il film raccontano la loro storia.
Tra il 1946 e il 1952, più di 70.000 bambine e bambini del Sud furono salvati dalla fame, dall’analfabetismo e dalle malattie, grazie allo sforzo e alla solidarietà di donne e uomini che iniziarono a sognare una nuova Italia. Il libro e il film raccontano la loro storia.
La nascita dei Comitati per la salvezza dei bambini rappresenta un esempio di sostegno spontaneo e organizzato che unì Nord e Sud, poveri e benestanti, nello sforzo comune di sostenere l’infanzia. Coordinati dal Partito Comunista e grazie al lavoro delle donne che entrano in politica attivamente, furono più di 70.000 i bambini trasferiti per periodi più o meno lunghi dal Sud presso altre famiglie del Centro-Nord Italia.
Il documentario parla di quel viaggio, fisico ma anche simbolico, che avvicinò due “Italie” distanti per lingua e cultura nell’intento comune di dare una speranza alla parte più indifesa della popolazione. Attraverso gli occhi di una giovane donna sulle tracce dei ricordi della nonna seguiamo, grazie a testimonianze, foto, filmati d’epoca e interventi di animazione, il filo rosso di quei treni, i racconti che affiorano, la memoria che permane e influenza il presente.”
La proiezione se inserisce nel progetto ECCENTRICHE, dell’UDI di Catanzaro, un ciclo di incontri con l’obiettivo di produrre narrazioni dalle quali possano emergere punti di vista “eccentrici”, visioni creative differenti delle donne capaci di incidere positivamente sul presente singolare e su quello collettivo, riuscendo a smascherare dinamiche di potere e false credenze. L’ingresso è gratuito.
Redazione Calabria 7