L’anno scorso nell’Unione europea si sono ammalati di cancro 2,7 milioni di cittadini e ne sono morti 1,3 milioni. La Commissione Ue stima che senza un intervento tempestivo nel 2035 i casi aumenteranno del 35%. Per questo la prevenzione, partendo dalla tavola, è fondamentale. Bruxelles ha disposto un piano di etichettatura nutrizionale obbligatoria per indicare quali siano le bevande alcoliche e i cibi cancerogeni “per consentire ai consumatori di fare scelte informate”. La scelta ha scatenato la rabbia dei produttori.
Prevenzione e sensibilizzazione
Prevenzione e sensibilizzazione
L’Unione europea vuole cancellare i fondi per la promozione di carne e salumi prevedendo etichette allarmistiche come per i pacchetti di sigarette. Il riferimento è al nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” che la commissione europea ha presentato alla vigilia della Giornata mondiale contro il cancro (4 febbraio).
Il documento si concentra su tre postulati: prevenzione, promozione di stili di vita salutari e sensibilizzazione verso i fattori di rischio. Il progetto partirà nel 2022-2023 e ci saranno fondi per gli Stati membri per uniformarsi per 4 miliardi di euro. Compariranno scritte come sui pacchetti di sigarette e chi non rispetterà la direttiva europea vedrà meno le risorse destinate al piano di prevenzione.
Carni rosse nel mirino
Gli ambiti della lotta al cancro. Nel mirino ci sono le carni rosse e i salumi. Per l’Unione Europea le etichette sono una delle misure insieme alla tassazione che andranno a contribuire alla prevenzione, una delle quattro aree di intervento del piano. Gli altri tre ambiti di azione sono lo screening precoce, il miglioramento dell’accesso a diagnosi e trattamenti innovativi, il miglioramento della qualità di vita dei pazienti e di chi è guarito.
Il vino non sarà etichettato
Il piano europeo di lotta contro i tumori esclude il vino dalla sua azione. Lo ha assicurato il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas. “L’Ue non ha intenzione di proibire il vino, né di etichettarlo come una sostanza tossica, perché fa parte dello stile di vita europeo”: parole che hanno suscitato un respiro di sollievo per i produttori. Ma la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, ha aggiunto che Bruxelles presenterà “una proposta di etichettatura obbligatoria per l’elenco degli ingredienti e dichiarazione nutrizionale sull’etichetta delle bevande alcoliche nel 2022 e una sulle avvertenze sulla salute nel 2023”. Iniziative “che saranno costruite sulle esperienze già compiute dai produttori – ha precisato – per dare ai consumatori più strumenti per scegliere con più consapevolezza”.