di Mirko Monterosso – “No allo spezzatino societario. Difendere l’occupazione”. Questo lo slogan sventolato dall’Ugl Telecomunicazioni Calabria presente questa mattina – per sostenere la difficile situazione dei lavoratori Tim di Catanzaro -, nel piazzale antistante la sede, sita in località San Cono. “Siamo qui oggi a titolo meramente simbolico. Questo è uno dei centri Tim più popolosi della Calabria, ospita circa 800 lavoratori”, dichiara il Segretario regionale Ugl Telecomunicazioni, Pierpaolo Pisano. “Domani – aggiunge -, come tutte le altre organizzazioni sindacali, abbiamo indetto uno sciopero per protestare contro l’idea che il Gruppo societario si riduca in uno spezzatino che andrebbe a compromettere i livelli occupazionali”.
“Nessuna garanzia dall’azienda”
“Nessuna garanzia dall’azienda”
“Il Gruppo Tim in Italia – continua Pisano – occupa quasi 40mila dipendenti. Il progetto della società, che sarà presentato nel prossimo Consiglio di Amministrazione, prevede uno scorporo della Rete da quella che dovrebbe essere la società dei servizi. Noi riteniamo che, soprattutto per quello che rappresenta Tim per la nazione in termini di strategicità, e in riferimento a quelli che sono i fondi che arriveranno per quanto riguarda il Pnrr, questa azienda debba ritenere unita in quanto centrale rispetto a quelle che sono le dinamiche che investono tutto il mondo delle telecomunicazioni”. Pisano affronta quelli che potrebbero essere i rischi di un’eventuale scissione del Gruppo, prevedendo “una futura tenuta occupazionale precaria. Ad oggi – chiosa – noi non abbiamo garanzie dall’azienda. Stiamo riscontrando una certa immobilità da parte del Governo che noi abbiamo definito più volte il Convitato di pietra. Noi siamo a favore della Rete unica ma contro lo spezzatino della società”.