di Danilo Colacino – Un albero, anzi due, per Marco. Il riferimento è all’agronomo 36enne Aidala, scomparso esattamente un anno fa (poi ritrovato non più in vita nelle stesse acque) in una radura boschiva prospiciente al lago Ampollino, a cui nella mattinata odierna, la famiglia ha creato una sorta di piccolo giardino votivo.
Uno spazio recintato, al cui interno cresceranno e ‘fioriranno’ un acero rosso canadese e un abete argentato e in cui trova anche spazio una targa ricordo affissa su pietra. Alla cerimonia – strettamente privata, come ovvio – hanno presenziato i genitori di Marco Aidala, Rino e Rosanna, il fratello Pietro affiancato dalla moglie Ilaria e una folta schiera di parenti e amici, da sempre e per sempre intimamente legati allo sfortunato e stimato professionista.
Uno spazio recintato, al cui interno cresceranno e ‘fioriranno’ un acero rosso canadese e un abete argentato e in cui trova anche spazio una targa ricordo affissa su pietra. Alla cerimonia – strettamente privata, come ovvio – hanno presenziato i genitori di Marco Aidala, Rino e Rosanna, il fratello Pietro affiancato dalla moglie Ilaria e una folta schiera di parenti e amici, da sempre e per sempre intimamente legati allo sfortunato e stimato professionista.
Un ‘ragazzo’ speciale a cui niente, neppure la morte, potrà impedire di continuare a voler bene.