Un autogol di Vitiello condanna la Vibonese: sconfitta amara al “Partenio-Lombardi”

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di Antonio Battaglia – La ricetta conteneva gli stessi ingredienti di sempre: coraggio, attenzione, sacrificio. Questa volta, però, la Vibonese non riesce ottenere un risultato utile e rimedia una sconfitta amara al “Partenio-Lombardi” di Avellino. Amara perché, dopo un primo tempo bloccato e con poche occasioni da rete, i ragazzi di Galfano avevano reagito con carattere allo sfortunato autogol di Vitiello. Un monologo a tinte rossoblù, nettamente contrapposto all’impalpabilità degli irpini bravi solo a difendersi e smorzare i ritmi. La Vibonese interrompe così la striscia positiva e saluta il 2020 con un pizzico di amarezza, unito alla consapevolezza di poter competere realmente contro qualsiasi avversaria.

Primo tempo

Primo tempo

Galfano non cambia molto rispetto alla gara contro il Palermo e schiera i suoi con un 3-4-2-1. Tumbarello agisce sulla trequarti al posto dello squalificato Statella, mentre Vitiello fa coppia in mediana con Laaribi. In avanti, novità Parigi in luogo di Plescia che si siede inizialmente in panchina. Le squadre iniziano subito con piglio aggressivo sfidandosi a viso aperto nel tentativo di trovare i primi spazi. Il primo lampo arriva al 5’ con un cross dalla sinistra e conseguente stacco di testa di Maniero che termina sopra la traversa. Gli irpini rilanciano cinque minuti dopo con un destro dal limite di Bernardotto che termina di poco a lato. L’Avellino prova ad attivare spesso la catena di destra, ma le occasioni da gol latitano. 

Al 19’ Parigi prova un colpo di testa che viene contrastato in angolo, mentre tre minuti dopo la Vibonese quasi ne approfitta su un rimpallo tra Berardi e Forte con il pallone che termina poi in corner. Le due squadre sono bloccate dal modulo a specchio e il gioco si concentra prevalentemente a metà campo, con molti contrasti duri e poche occasioni da rete.

Al 28’ è Tumbarello a rendersi pericoloso con un destro dalla distanza che costringe Forte a distendersi, mentre due minuti dopo Bruzzo tenta una conclusione in area che quasi beffa Marson sul primo palo. Poco movimento degli attaccanti e molti errori in fase di impostazione: si riassume così una prima frazione abbastanza noiosa e priva di emozioni. 

Secondo tempo

Nella ripresa, l’Avellino scende in campo con grande caparbietà ma il primo brivido lo creano gli ospiti dopo cinque minuti: cross di Berardi, Forte segue la traiettoria e smanaccia impedendo a a Tumbarello di colpire di testa da due passi. Braglia opta per gli ingressi di Silvestri e Burgio nel tentativo di dare uno sprint ai suoi ragazzi, ma la svolta del match arriva su un episodio del tutto fortuito: rimessa lunghissima di Rocchi, colpo di testa in arretramento di Vitiello che finisce per scavalcare Marson e insaccarsi incredibilmente in rete. 

La Vibonese non accusa il colpo e prova a rifarsi viva dalle parti di Forte con numerosi cross, obbligando la retroguardia irpina agli straordinari. La squadra campana non riesce a pungere e obbliga Braglia a rivoluzionare l’attacco con il doppio cambio Santaniello-Fella. Una mossa che si rivela totalmente ininfluente, con l’Avellino che prova semplicemente a spezzare il ritmo del match nel tentativo di smorzare il forcing offensivo degli avversari.

Al 61’, Laaribi raccoglie una respinta corta della difesa e conclude dalla distanza chiamando Marson all’intervento. Le numerose scorribande dei rossoblù non sortiscono gli effetti sperati e Galfano decide di ricorrere all’artiglieria pesante schierando un iper-offensivo 4-2-4 con i nuovi ingressi Plescia-Prezzabile. La Vibonese lancia assenti a ripetizione, ma la difesa irpina regge e al minuto 38 Adamo sfiora il 2-0 con un mancino che termina di pochissimo a lato. Le squadre si distendono e aprono praterie in contropiede, senza però riuscire a concludere in porta. Alla Vibonese non basta il forcing disperato nei sei minuti finali: gli irpini si difendono strenuamente e strappano un successo importantissimo. 

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