Il Piano comunale spiagge della città ionica. Di questo si è parlato oggi a Crotone nel corso dell’Agorà democratica tenutasi al Lido degli Scogli, in viale Magna Graecia. Presenti diversi esponenti locali e regionali del Partito democratico ed esperti del settore.
Un “patrimonio naturale ed economico inestimabile”
Un “patrimonio naturale ed economico inestimabile”
A coordinare gli interventi Annagiulia Caiazza, segretaria del Pd di Crotone. “Le spiagge – ha detto la rappresentante del Partito democratico – sono un patrimonio naturale ed economico inestimabile non solo per Crotone ma anche per tutte le altre località costiere calabresi. Per tutelare e valorizzare questo patrimonio, è necessario un Piano Spiagge ma, ad oggi, il Comune di Crotone manca di uno strumento così importante”.
“Necessaria la sinergia tra imprenditori, politici e professionisti”
L’avvocato Alfonso Torchia, in qualità di esperto di Diritto amministrativo demaniale, ha parlato di un’iniziativa che ha come obiettivo quello di “sottolineare una sinergia tra il tessuto imprenditoriale, la politica, l’amministrazione e i professionisti per cercare di smussare gli angoli e neutralizzare gli aspetti più ortodossi della direttiva Bolkestein, così come interpretata dalle ultime sentenze del Consiglio di Stato”. Per Torchia si tratta di un mondo che “dovrà trovare un riassetto” e che quindi “necessità della sinergia di cui parlavamo”.
Un “tavolo tecnico sulla questione”
Luca Manica, presidente del sindacato italiano balneari della provincia di Crotone, ha fatto sapere che, dopo aver sentito il dirigente del settore e il sindaco, “è iniziata un’esamina di quello che era il vecchio progetto di Piano Spiaggia e quanto prima si provvederà a un tavolo tecnico”.
Alecci: “Necessario dare vita a uno strumento moderno”
Il consigliere regionale Ernesto Alecci, dopo aver chiarito che si tratta di una “normativa nazionale”, ha aggiunto che “se non cambierà nulla, nel 2023 scadranno le concessioni in essere e quindi andranno rimesse tutte a bando, con situazioni anche complicate per chi ha investito sulle proprie attività. Credo che questo tema andasse affrontato con più calma, dando la possibilità di costruire un percorso sicuro a chi oggi ha investito nelle strutture balneari. È necessario dare vita ad uno strumento moderno, che si integri con le logiche della mobilità e del trasporto pubblico e che tenga conto anche delle nuove esigenze turistiche, come ad esempio l’affermazione nella zona del crotonese di alcune discipline sportive marine, la vela, il surf e il kite surf, che stanno vedendo crescere notevolmente il numero dei praticanti, grazie alle condizioni meteo favorevoli e alla particolare conformazione costiera”.