di Antonio Battaglia – Non è bastata una prestazione autoritaria, su uno dei terreni più blasonati dell’intera Serie C. Onore delle armi ad una Vibonese poderosa e dura a morire, ma la sconfitta sui titoli di coda contro il Catania pesa parecchio.
A fronte di un primo tempo assolutamente equilibrato, gli ipponici hanno mostrato più di qualche perplessità nella ripresa: poco mordente, nessuna occasione da gol, catenaccio praticamente inutile. A beneficiarne è il Catania, che conquista un successo di peso utile per salire momentaneamente al sesto posto.
A fronte di un primo tempo assolutamente equilibrato, gli ipponici hanno mostrato più di qualche perplessità nella ripresa: poco mordente, nessuna occasione da gol, catenaccio praticamente inutile. A beneficiarne è il Catania, che conquista un successo di peso utile per salire momentaneamente al sesto posto.
Andiamo alla cronaca. Avvio di gara convincente dei padroni di casa, che prendono subito in mano le redini del gioco. La rete del vantaggio arriva già al terzo minuto di gara, quando Curcio sfrutta il calcio di rigore concesso dall’arbitro per fallo di Greco su Di Molfetta.
Il Catania non si accontenta e continua a macinare gioco, a discapito di una Vibonese costretta a rintanarsi nella propria metà campo nonostante la grande voglia di reagire. Dopo i primi venti minuti, gli ipponici cominciano a premere con determinazione e costruiscono la prima occasione al 25’: lancio di Petermann, Martinez sbaglia l’intervento in uscita e, per poco, Emmausso non ne approfitta.
Gli sforzi offensivi della squadra ospite arrivano al minuto 36, con la rete del pareggio firmata da Emmausso bravo a raccogliere l’assist di Del Col. A inizio ripresa, la Vibonese appare più propositiva con numerose occasioni costruite sulle fasce laterali, ma è solo un’illusione. Il Catania si chiude bene e non lascia varchi liberi agli avversari, impostando al contempo diverse scorribande offensive.
Il match diventa un monologo a tinte rossoblu, con la squadra di Facciolo costretta a rintanarsi nella propria metà campo. Merito della lettura tattica di Lucarelli, che ha preferito disporre la squadra con un più efficace 4-3-3. L’estenuante forcing etneo culmina all’88’ con la rete del meritato vantaggio: assist dall’out sinistro di Pinto, pallone per Mazzarani che infila nell’angolino basso del primo palo. Inutili i timidi tentativi finali degli ospiti.
Redazione Calabria 7