Sarà un emendamento al decreto legge del 24 marzo scorso che ha sancito la fine dello stato di emergenza ed una ordinanza ‘ponte’ del Ministro della Salute, a stabilire le nuove regole per l’uso delle mascherine al chiuso. Lo si apprende da fonti qualificate. Secondo le stesse fonti dovrebbe essere prorogato l’obbligo di tenere le mascherine in alcuni luoghi come trasporti, ospedali, cinema, teatri.
“Una follia”
“Una follia”
“Con il primo maggio alle porte i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. “Con questi numeri, se è ragionevole mandare in soffitta il Green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di ‘spinta gentile’ alla vaccinazione – conclude il medico –, sarebbe una follia abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente areati, e sui mezzi pubblici”.
“Tre punti fermi”
“Ospedali, Rsa e trasporti sono i tre punti fermi per le mascherine al chiuso. In questo momento delicato di transizione del Covid, secondo la mia personale opinione, nelle prossime 2-3 settimane le mascherine dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro, può aiutarci non poco nella gestione dei ricoveri e delle terapie intensive”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, concludendo che “la decisione verrà presa nelle prossime 24 ore in collegialità e con un’analisi dettagliata della comunità scientifica”.