di Daniele Fazio – Presentato questa mattina a Catanzaro, presso la sede della Banca d’Italia, il rapporto sulla congiuntura economica della Calabria nel 2021. “Sul finire della parte più accesa della pandemia, nel 2021, – ha spiegato Sergio Magarelli direttore Banca d’Italia Catanzaro – c’è stata una ripresa dell’economia in tutto il Paese e anche in Calabria. Si è tornati vicino ai livelli prepandemia, questo recupero sul territorio calabrese si è rivelato più contenuto con performance meno brillanti rispetto al resto d’Italia”.
“I settori più importanti che hanno segnato questa ripresa – aggiunge Magarelli – sono stati quello manifatturiero e quello delle costruzioni, ma anche il commercio soprattutto nella componente accoglienza/turismo. Tutto questo ha rivolto verso il positivo le aspettative di operatori e famiglie, facendo osservare una ripresa dei consumi”. Questa “onda lunga montante”, però, secondo Magarelli, “si è smorzata in virtù della difficoltà di reperimento di materie prime e semilavorati. All’inizio del 2022, invece, si è infranta sugli scogli di un terribile conflitto armato”.
“I settori più importanti che hanno segnato questa ripresa – aggiunge Magarelli – sono stati quello manifatturiero e quello delle costruzioni, ma anche il commercio soprattutto nella componente accoglienza/turismo. Tutto questo ha rivolto verso il positivo le aspettative di operatori e famiglie, facendo osservare una ripresa dei consumi”. Questa “onda lunga montante”, però, secondo Magarelli, “si è smorzata in virtù della difficoltà di reperimento di materie prime e semilavorati. All’inizio del 2022, invece, si è infranta sugli scogli di un terribile conflitto armato”.
Il direttore della Banca d’Italia Catanzaro ritiene altresì che “i fondi messi a disposizione dalla Casa comune europea, con il Next Generation Ue danno al Paese intero, ma soprattutto al Mezzogiorno, un’occasione per dimostrare che un’unità tra nazioni può consentire una ripartenza”.