Sulla modifica della legge per l’integrazione delle aziende ospedaliere di Catanzaro “c’è grande lentezza in Consiglio regionale”. Lo ha detto il sindaco e presidente della provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa, con riferimento al rischio, emerso in questi ultimi giorni, del non accreditamento di alcune scuole di specializzazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
“Credo – ha esordito Abramo – che questo rischio sia il risultato del fatto di non aver voluto approvare una legge regionale sull’integrazione tra le aziende ospedaliere del capoluogo che evitasse l’impugnazione del governo nazionale. Tutti sapevano che inserendo in questa legge il presidio ospedaliero di Lamezia Terme si sarebbe rischiato, e infatti se oggi avessimo quella legge senza il riferimento a Lamezia Terme e il governo avesse dato l’ok, non ci sarebbe stato il rischio di chiusura delle scuole di specializzazione dell’Università di Catanzaro: – su questo ha ragione il presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Arturo Bova. Ma – ha rilevato il sindaco e presidente della Provincia – nonostante i miei sforzi, nonostante riunioni con i consiglieri regionali e con l’attuale commissario alla sanità, ancora c’è lentezza nel Consiglio regionale. Bisognerebbe far tornare la pratica in Consiglio regionale, eliminare il fatto di unire dell’ospedale di Lamezia Terme all’integrazione tra Pugliese e Mater Domini e farla subito, però c’è lentezza, c’è grande lentezza, e questo – ha concluso Abramo – determina grandi rischi come quello di perdere le scuole di specializzazione”.
“Credo – ha esordito Abramo – che questo rischio sia il risultato del fatto di non aver voluto approvare una legge regionale sull’integrazione tra le aziende ospedaliere del capoluogo che evitasse l’impugnazione del governo nazionale. Tutti sapevano che inserendo in questa legge il presidio ospedaliero di Lamezia Terme si sarebbe rischiato, e infatti se oggi avessimo quella legge senza il riferimento a Lamezia Terme e il governo avesse dato l’ok, non ci sarebbe stato il rischio di chiusura delle scuole di specializzazione dell’Università di Catanzaro: – su questo ha ragione il presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Arturo Bova. Ma – ha rilevato il sindaco e presidente della Provincia – nonostante i miei sforzi, nonostante riunioni con i consiglieri regionali e con l’attuale commissario alla sanità, ancora c’è lentezza nel Consiglio regionale. Bisognerebbe far tornare la pratica in Consiglio regionale, eliminare il fatto di unire dell’ospedale di Lamezia Terme all’integrazione tra Pugliese e Mater Domini e farla subito, però c’è lentezza, c’è grande lentezza, e questo – ha concluso Abramo – determina grandi rischi come quello di perdere le scuole di specializzazione”.
Redazione Calabria 7