Il master gestionale, istituito ed è iniziato nell’anno corrente all’Università di Reggio Calabria, si prefigge l’obbiettivo di formare nuove figure professionali
È stato istituito per l’anno accademico 2019-2020 , l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dal dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU), il master universitario di II livello in “Politiche di sviluppo e gestione delle risorse culturali, territoriali e ambientali” diretto dal Prof. Domenico Marino. “Il master universitario – spiega una nota dell’ateneo reggino – si propone di formare figure professionali con competenze finalizzate alla valorizzazione e gestione dei processi di sviluppo, della programmazione del territorio, dei beni culturali e dell’ambiente.
È stato istituito per l’anno accademico 2019-2020 , l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dal dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU), il master universitario di II livello in “Politiche di sviluppo e gestione delle risorse culturali, territoriali e ambientali” diretto dal Prof. Domenico Marino. “Il master universitario – spiega una nota dell’ateneo reggino – si propone di formare figure professionali con competenze finalizzate alla valorizzazione e gestione dei processi di sviluppo, della programmazione del territorio, dei beni culturali e dell’ambiente.
In particolare, in relazione alla sempre più consistente domanda di competenze adeguate che riguardano il governo del territorio, le politiche di sviluppo e l’avvio di circoli virtuosi a livello territoriale. Il master – prosegue il comunicato – presenta un forte carattere di multidisciplinarietà, in quanto coniuga differenti competenze nel campo economico, statistico, aziendale, museologico e di valorizzazione dei beni culturali. Il master intende formare una figura dinamica e duttile in grado di interagire con il territorio nelle sue diverse componenti socio-economiche ed istituzionali, dotata di conoscenze e strumenti per condurre, in via preliminare un’opera di sensibilizzazione alla cultura dello sviluppo dal basso”.