US Catanzaro, è iniziato il nuovo corso targato Foresti-Cerri

di Antonio Battaglia – Applausi, sorrisi e tanta determinazione. Inizia così il nuovo corso del Catanzaro targato Foresti-Cerri, i nuovi direttori giallorossi presentati alla stampa nel corso di una lunga conferenza in sede.

Entrambi saranno legati alla società di Via Gioacchino da Fiore per i prossimi due anni con l’obiettivo di svolgere un programma a lungo termine in ottica di rafforzamento della società.

Entrambi saranno legati alla società di Via Gioacchino da Fiore per i prossimi due anni con l’obiettivo di svolgere un programma a lungo termine in ottica di rafforzamento della società.

A dare il via alle danze il presidente Floriano Noto, che ha tenuto ad illustrare un excursus dei primi tre anni di gestione societaria: Ci siamo affacciati per la prima volta nel calcio, ma quando si lavora con passione gli anni scorrono velocemente – le parole del patron – Consideriamo il Catanzaro Calcio una componente sociale importante per il nostro territorio, abbiamo ridato dignità ad una società calcistica blasonata e caduta in disuso sportivo”

Un breve riepilogo delle tre stagioni: “Il primo anno avevamo la spada di Damocle di rilevare con urgenza la società, ma abbiamo concluso un campionato di massima tranquillità. La stagione successiva abbiamo voluto intraprendere un nuovo corso con mister e ds nuovi, conseguendo risultati eccezionali. Ricordo con piacere le vittorie storiche a Catania e Reggio Calabria, anche sotto il piano del gioco espresso. La delusione playoff ci ha spinto il terzo anno a fare grossi investimenti, ma il Covid ha contribuito ad un altro fallimento nella post-season”.

Le tante vicissitudini aiuteranno il club a raggiungere l’obiettivo: “In questi tre anni abbiamo fatto esperienza e tesoro degli errori commessi. Con amore verso questi colori e verso questa città. La nostra idea è quella di non misurare lo sport con i risultati, ma con tutto quello che si crea in termini logistici e di credibilità. Altrimenti cadremmo nell’errore che il fine giustifica i mezzi. Alla lunga arriveranno i risultati, la storia ce lo insegna”.

Poi, un messaggio ai tifosi: “Loro devono credere nei colori giallorossi. Dopo il Covid molte società non si sono iscritte, non possiamo non sottolinearne la gravità. Per noi il calcio è uno sport e lo sport deve riappacificare, non dividere. Molte volte a Catanzaro il calcio viene inteso per dividere. Io e mio fratello Luigi siamo andati dal sindaco Abramo per manifestare le nostre preoccupazioni dal punto di vista economico, chiarendo la possibilità di trovare nuovi soci che potrebbero risorse e continuità al progetto – continua Noto – Se c’è qualcuno che è disposto a rilevare l’intera quota azionaria, ben venga: in quel caso potremmo fare da sponsor. Ma oggi inizia un’era nuova, la nostra Aquila volerà sempre più in alto. Ci siamo strutturati meglio rispetto ai due anni passati”.

Si passa, dunque, alla presentazione dei due nuovi innesti: “La società ha dato a Cerri e Foresti due obiettivi: ottimizzazione del budget, cioè sistemare i conti nel migliore dei modi, e il percorso con un allenatore giovane, vincente, caratterialmente forte e che conosce il girone meridionale. Il cerchio si è ristretto a due nominativi, decideremo entro domani”.

FORESTI: “LAVORARE QUI E’ UNA FORTUNA”

Nel presentare Foresti, il presidente accenna ad un aneddoto: “L’anno scorso a Viterbo chiesi a Foresti di poter fare un pass per due componenti societari, ma lui mi disse che in quel caso non avrebbe potuto fare nulla. Mi è rimasto impresso per la sua attenzione ai piccoli dettagli”.

Quindi, la parola al nuovo dg, con esperienza pluriennale nel settore in società importanti come Monza, Como e Viterbese: “Sono onorato di venire in questa piazza che sognavo fin da bambino, ho cominciato lo scorso anno a vivere i campi del girone meridionale. Catanzaro è una piazza difficile, ma ho sempre instaurato un bel rapporto con i tifosi. Ho conosciuto imprenditori di un certo livello, ma la famiglia Noto è certamente unica. So cosa significa non avere dietro una proprietà che non appoggia nelle scelte, essere qui è una fortuna che dovrò onorare”.

Dalle sue parole traspare grande carica: “Il mio cavallo di battaglia è il lavoro, mi dedico al 100% nei miei compiti. Per fare bene in questa piazza c’è bisogno dell’apporto di tutti, di una struttura che da quest’anno conterà sul Direttore generale. Quando ho parlato con il Presidente Noto, ero in una situazione molto avanzata con il Siena. Sono stato contattato da un’ipotetica società che stava rilevando il Siena, ma non potevo fare a meno di snobbare la proposta del Catanzaro”.

CERRI: “COSTRUIREMO UNA SQUADRA COMBATTIVA”

Molto più mite, ma ugualmente impregnato di caparbietà il nuovo direttore sportivo Massimo Cerri, che non ha nascosto l’orgoglio di poter lavorare in una storica società: ” Lavorare da direttore sportivo a Catanzaro è una bella responsabilità. Lo farò con grande piacere, il calcio è sempre stata la mia vita. Quando sono entrato in questa sede mi sono emozionato, in una foto ho visto tre ex compagni che mi hanno aiutare a intraprendere la carriera di calciatore. Se il ds non conosce la storia di un club, non riesce a fare bene il suo lavoro”.

Attenzione e dedizione al lavoro, senza proclami esagerati: “Per me la cosa più importante è parlare dopo aver portato risultati, cercherò di dare l’esempio. Se noi lo trasmettiamo ai nostri giocatori, loro lo sentono e lo portano in campo. Lotteremo, ma il Catanzaro è indubbiamente destinato a salire di categoria. Daremo, inoltre, uno sguardo anche al Settore Giovanile”.

Poi, focus sulla rosa: “La rosa è composta da giocatori di grande qualità, che devono sentire il peso della maglia. Tutti i nostri calciatori presi singolarmente sono di qualità, con otto giornate di campionato avrebbero potuto fare meglio. La squadra andrà migliorata sotto il punto di vista dell’atteggiamento. In tal senso, sarà l’allenatore a dover trasmettere il cosiddetto “animus pugnandi”. Non sarà un mercato facile, ma l’idea è quella di costruire una squadra combattiva”. La ripartenza è prevista dopo Ferragosto: “Il ritiro partirà giorno 17, bisognerà fare test sierologici in attesa del nuovo protocollo della Lega. Non sarà dei nostri Atanasov, che ha rescisso il contratto per problemi personali“.

NOTO: “SEGUIRE ESEMPIO DI COSENZA E REGGIANA”

Le domande dei giornalisti presenti in sala hanno lasciato spazio ad altre considerazioni di elevata importanza. Il presidente Noto ha tenuto ad illustrare i prossimi obiettivi in considerazione delle sue capacità economiche: “Dobbiamo seguire l’esempio di Cosenza e Reggiana, promossi in Serie B con budget non elevati. Non siamo Monza, Vicenza o Reggina. Sta iniziando un nuovo ciclo, è assurdo dire che si parte con l’idea di vincere il campionato al cospetto di autentiche corazzate. Di sicuro, faremo un campionato di vertice”.

Infine, a scanso di equivoci, il dg Foresti ha sottolineato il rapporto di complementarietà col suo collega ds: “Dobbiamo condividere tutto dall’inizio, con Cerri stiamo lavorando in sinergia. Sono rimasto, inoltre, positivamente sorpreso dalle strutture sportive che possiede il Catanzaro. Non ho mai avuto una squadra così forte, ma coi nomi non si va da nessuna parte. Bisogna remare tutti dalla stessa direzione”.

Redazione Calabria 7

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