“Ho avuto la fortuna di conoscere e di dialogare, qualche tempo fa, con Paolo Verri, l’uomo che ha cambiato la storia di Torino – con le Olimpiadi invernali – e che successivamente ha condotto Matera a divenire la capitale europea della cultura” dichiara il consigliere comunale Nicola Fiorita.
“Ricordo bene quella volta che Verri mi disse – continua – che l’obiettivo che si era prefissato (nel periodo che andava dal momento in cui Matera era stata scelta al momento in cui avrebbe preso avvio il ruolo di capitale della cultura) era evitare che Matera crescesse troppo. Bisogna saper gestire il boom, mi spiegò, altrimenti se ne viene travolti, ed un eccesso di turismo (di disordine, di confusione) può far più male di una carenza di turismo. Questa è quella che si chiama una visione strategica di lungo periodo o, se se si preferisce, una capacità di governare fenomeni, territori e tempi. L’esatto inverso è quello che accade, ormai da tempo, per Catanzaro Lido, dove la crescita del quartiere indotta da diversi fattori non viene accompagnata da azioni di governo lucide e lungimiranti e, di conseguenza, crea una serie di disagi che a lungo andare rischiano di affossare la vivibilità e la forza di attrazione del quartiere stesso. E’ nell’incapacità di evitare che la crescita si trasformi in disordine, violazione delle regole, traffico, confusione, sporcizia che si può misurare il grado di approssimazione di chi governa questa città”.
“Ricordo bene quella volta che Verri mi disse – continua – che l’obiettivo che si era prefissato (nel periodo che andava dal momento in cui Matera era stata scelta al momento in cui avrebbe preso avvio il ruolo di capitale della cultura) era evitare che Matera crescesse troppo. Bisogna saper gestire il boom, mi spiegò, altrimenti se ne viene travolti, ed un eccesso di turismo (di disordine, di confusione) può far più male di una carenza di turismo. Questa è quella che si chiama una visione strategica di lungo periodo o, se se si preferisce, una capacità di governare fenomeni, territori e tempi. L’esatto inverso è quello che accade, ormai da tempo, per Catanzaro Lido, dove la crescita del quartiere indotta da diversi fattori non viene accompagnata da azioni di governo lucide e lungimiranti e, di conseguenza, crea una serie di disagi che a lungo andare rischiano di affossare la vivibilità e la forza di attrazione del quartiere stesso. E’ nell’incapacità di evitare che la crescita si trasformi in disordine, violazione delle regole, traffico, confusione, sporcizia che si può misurare il grado di approssimazione di chi governa questa città”.
“Catanzaro Lido avrebbe bisogno, per l’appunto, di azioni che possano portare a regime il suo nuovo ruolo e possano garantire la durata delle sue positive trasformazioni. Ad esempio – spiega Fiorita – la presenza di tanti studenti universitari nel quartiere marinaro richiederebbe l’adozione di misure ad hoc, pensate per costruire lentamente quella città universitaria che ad oggi ancora non esiste.
Bene ha fatto allora Domenico Vetrò, a nome del movimento Libertà Democratica, a rilanciare la proposta dell’apertura di una biblioteca a Catanzaro Lido, su cui già tanto Roberto Rizza e altri si batterono in passato.
Individuare un luogo pubblico da destinare a biblioteca sarebbe un segno tangibile di attenzione verso i giovani – sempre più spesso invocati come speranza per il futuro e contemporaneamente abbandonati ad un presente di indifferenza -, verso la socialità e verso la cultura. Insomma – conclude – verso il futuro di Catanzaro lido e dell’intera città. Perché non di sole villette vive l’uomo”.
redazione Calabria 7
