Natale è sempre Natale. Anche tra le mura della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro dove, questa mattina – nonostante lo scompiglio generato dall’operazione “Rinascita- Scott” che ha fatto arrivare al carcere di Siano una trentina circa di nuovi ospiti – si è tenuta, per il quinto anno consecutivo, la cerimonia di premiazione del concorso Il messaggio dei presepi; promossa dall’Associazione Consolidal di Catanzaro, in collaborazione con la direzione del carcere nella persona della dirigente Angela Paravati, la manifestazione «vuole essere una forma di avvicinamento ideale dei detenuti ai loro cari lontani, nonché un momento di riflessione sulla possibilità di un nuovo inizio» ha spiegato il direttore Paravati. In esposizione i lavori realizzati dalle sezioni AS3 e AS1 Media Sicurezza e, il tema scelto per quest’anno è di grande attualità: il rispetto per il pianeta. E ogni gruppo l’ha interpretato a modo proprio, c’è chi ha addirittura realizzato un presepe interamente commestibile, chi un mondo fatto di cioccolata, chi ha voluto dedicarlo ai bambini in ospedale, chi ha ricostruito le battaglie di Martin Luther King; tutte creazioni degne di nota ed accuratissime, ma ad aggiudicarsi il titolo come “miglior presepe 2019” è stato quello intitolato Noi abbiamo un sogno. Secondo e terzo posto, rispettivamente a Le tre piaghe sociali e Un passo indietro. Un particolare riconoscimento della Provincia di Catanzaro è andato all’opera Contro tutte le malattie. In memoria della piccola Aurora e due menzioni speciali dell’assessorato alle pari opportunità sono state attribuite a CAMBIA-menti e Le mie mani nelle tue, quest’ultimo realizzato dalla sezione Salute Mentale. «Il vero spirito del Natale è racchiuso in questi presepi e nel messaggio di cambiamento e speranza che da qui si lancia» ha commentato il direttore del carcere di Siano.
(Antonia Opipari)
(Antonia Opipari)