“Includere la popolazione carceraria, dai detenuti alla polizia penitenziaria, al personale socio-sanitario e amministrativo in servizio nelle circa 200 carceri italiane, tra le categorie da vaccinare prioritariamente, anche al fine di garantire l’efficienza e la sicurezza della macchina penitenziaria”. È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro in una interrogazione al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza.
Bilancio drammatico negli istituti penitenziari
Bilancio drammatico negli istituti penitenziari
“Lascia perplessi la scelta di non includere la popolazione carceraria tra le categorie prioritarie, già nella prima fase, per la somministrazione del vaccino – continua Wanda Ferro – e non solo per il drammatico bilancio di morti e contagi all’interno degli istituti penitenziari registrato in questi mesi, ma anche perché, se è vero che nell’ambiente penitenziario sussiste un maggiore pericolo di contagio, alimentato da un sovraffollamento cronico che ostacola qualsiasi forma di distanziamento e una effettiva difficoltà di gestire l’emergenza sanitaria, logica vorrebbe che venissero vaccinati subito tutti i detenuti e gli operatori penitenziari che operano all’interno delle carceri.
Si può così scongiurare la temuta esplosione incontrollata dell’epidemia, che sinora si è dichiarato di voler prevenire favorendo il ricorso alle detenzioni domiciliari. È evidente l’opportunità di vaccinare i detenuti, piuttosto che doversi giustificare tra qualche tempo del fatto di essere stati costretti a scarcerare altri diecimila condannati perché la situazione è sfuggita di mano”.