di Giovanni Bevacqua – L’entusiasmo è palpabile. Adesso quella luce in fondo al tunnel che prima appariva un miraggio è ben delineata. Si riesce quasi a vedere oltre. Il passo compiuto oggi dall’Europa rappresenta forse la fine di un incubo. Il risveglio sarà lento e tutt’altro che facile ma sarà passato. Il V-Day potrebbe diventare una nuova festa popolare, di liberazione, di ritorno alla vita. Ma con tutto l’entusiasmo che si respira è doveroso sottolineare che il Coronavirus è ancora parte, brutale e terribile, della nostra quotidianità. Gli effetti del vaccino si vedranno nel giro di qualche mese, si spera entro l’estate. Ma ciò che conta è sapere che adesso si ha un’arma in grado di farci vincere la guerra. Tra i primi a ricevere una dose del vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech, a Catanzaro, il direttore di Malattie Infettive del Policlinico di Germaneto, Carlo Torti che commenta così questo momento: “Mi sento benissimo e sono molto tranquillo di averlo fatto”. Il professore spera definisce questo giorno come “un’opera davvero grandissima” con l’auspicio che non ci si dimentichi, come spesso si fa, “tutte le persone che hanno lavorato su questa triste vicenda sperando in un futuro migliore”. E ha la speranza che questo vaccino possa aprirci di più alla scienza e ai suoi progressi. Parla di valore “simbolico e reale” sperando che possa “risvegliare l’attenzione su tutte le altre vaccinazioni”. “È doveroso ricordare – sottolinea Torti – che un bambino su 7 non ha accesso alle vaccinazioni per problemi di natura logistica ed economica. Ogni volta che c’è un evento così importante e così nuovo, un successo della scienza così clamoroso, ricordiamo tutti i progressi che sono stati compiuti e sfruttiamoli a pieno, soprattutto noi che siamo così fortunati da poterli sfruttare”.
Il direttore di Malattie Infettive del Policlinico di Germaneto chiude con un appello: “Voglio dire alla cittadinanza di avere fiducia nelle vaccinazioni ma di non perdere la testa perché, purtroppo, i benefici della vaccinazione non saranno così immediati. Perciò la prevenzione, quello che abbiamo fatto finora, continua a essere importantissimo: continuiamo a farlo”.
Il direttore di Malattie Infettive del Policlinico di Germaneto chiude con un appello: “Voglio dire alla cittadinanza di avere fiducia nelle vaccinazioni ma di non perdere la testa perché, purtroppo, i benefici della vaccinazione non saranno così immediati. Perciò la prevenzione, quello che abbiamo fatto finora, continua a essere importantissimo: continuiamo a farlo”.
Il professor Torti tra una ventina di giorni riceverà la seconda dose di richiamo, che renderà definitivamente immuni al Coronavirus. In realtà i dati dicono che si è totalmente immuni una volta trascorsi una decina di giorni dal richiamo.
L’entusiasmo del rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, è vivo nelle sue parole: “I progressi della medicina ormai sono palpabili a tutti i livelli e la cosa importante è poterli utilizzare e renderli fruibili a tutti i pazienti”. E non nasconde la soddisfazione per la scelta del Policlinico come punto di distribuzione: “Sono contento che anche il nostro ateneo sia stato scelto per la distribuzione dei vaccini. Forse c’è anche la possibilità di poter monitorare i pazienti prima e durante il periodo di vaccinazione. È possibile osservare cosa succede in queste pazienti”.
LEGGI ANCHE Coronavirus, oggi è Vaccine-Day: tutto pronto a Catanzaro (FOTO)
LEGGI ANCHE Vaccine-Day a Catanzaro, applausi ed emozione per il primo vaccinato (VIDEO)