Moderna fa causa a Pfizer e BioNTech, accusandoli di aver violato brevetti fondamentali per l’innovativa piattaforma tecnologica mRna, alla base dei vaccini contro Covid-19 dell’azienda biotech americana e di altri prodotti in sviluppo. Lo ha annunciato la stessa azienda farmaceutica statunitense in una nota. “Stiamo intentando queste cause per proteggere l’innovativa piattaforma tecnologica mRna di cui siamo stati pionieri, in cui abbiamo investito miliardi di dollari e che abbiamo brevettato nel decennio precedente la pandemia di Covid-19″, ha commentato Stéphane Bancel, numero uno di Moderna.
Crisanti difende Pfizer: “Atto intimidatorio”
Crisanti difende Pfizer: “Atto intimidatorio”
“Inopportuna e intempestiva” la causa intentata da Moderna contro Pfizer e BioNTech con l’accusa di aver violato brevetti fondamentali per l’innovativa piattaforma tecnologica mRna, alla base dei vaccini contro Covid-19. A evidenziarlo, parlando di “giorno nero per la scienza e la ricerca e il diritto internazionale alla salute”, è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, che commenta all’Adnkronos Salute: “E’ un atto intempestivo perché siamo in una situazione ancora transitoria e non sappiamo se dovremo affrontare nuove fasi dell’epidemia con sviluppo di vaccini aggiornati, diversi. Ed è inopportuno perché getta una luce sinistra su quelli che sono gli interessi dietro i vaccini”.
Dubbi sulla legittimità del business delle aziende farmaceutiche
E ancora, aggiunge Crisanti, “questo è anche allo stesso tempo un atto intimidatorio verso tutti quei Paesi che non hanno tecnologie proprie e fanno affidamento su questa tecnologia” per farsi un vaccino. “Penso che peggio di così non poteva essere. E’ un qualcosa che va oltre il caso specifico con Pfizer. E’ un atto di intimidazione che può avere conseguenze negative su tutti coloro che vogliono investire nella ricerca sui vaccini. Io credo nell’utilità dei brevetti come leva del progresso, dell’innovazione tecnologica e della formazione di ricchezza, però credo anche che ci siano situazioni in cui l’accesso e le licenze di determinati brevetti debba essere regolato, in modo particolare quando ci sono esigenze di sanità pubblica, come un’epidemia, o esigenze sociali come quando Paesi poveri o in via di sviluppo non hanno le risorse per potersi permettere di sviluppare un farmaco o un vaccino per conto proprio”. Questa politica, prosegue, “si chiama ‘global access’ ed è anche regolata dal Wto”. La mossa di Moderna, conclude, “dà veramente munizioni a tutti i complottisti e coloro che hanno posizioni anti-vaccino e hanno espresso dubbi sulla legittimità delle grandi case farmaceutiche ad accumulare guadagni sui vaccini. Ora Pfizer è dotata di un team di avvocati che darà del filo da torcere a Moderna per anni, e non penso che avrà problemi. Penso invece a tutte le piccole realtà che non hanno le risorse e non possono permettersi una causa legale contro Moderna. Ecco perché ritengo che tutto questo abbia più un valore intimidatorio che un impatto diretto su Pfizer”. (Adnkronos)