Valle dei Mulini, da gioiello a “simbolo di degrado” di Catanzaro

valle dei mulini

“Che fine ha fatto il centro ippico ‘Valle dei Mulini’ del capoluogo calabrese? La straordinaria struttura, nata nel 2009 per ospitare concorsi ippici nazionali, ha subìto ancora una volta una battuta d’arresto, divenendo simbolo dell’incuria e della dimenticanza riservate a un luogo che potrebbe rappresentare un’importante risorsa per la città di Catanzaro”. Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro (Gruppo Misto) che denuncia “l’ormai evidente e non più tollerabile difficoltà della Provincia, che è l’Ente gestore, di garantire il completo e continuo utilizzo del Centro Ippico che ad oggi versa in condizioni di degrado e abbandono”.

“Nel settembre 2019 – aggiunge – un flebile moto di ripresa aveva fatto sperare in un serio ripristino delle attività, quando la Valle dei Mulini accolse la tappa nazionale del Circuito classico di salto ad ostacoli di equitazione. In quell’occasione, il presidente della Provincia Sergio Abramo garantì lavori di completamento e riqualificazione in tempi brevissimi. Ma a un anno da quelle promesse, ciò che si può trovare visitando la Valle dei Mulini sono solo erbacce e spazi abbandonati”.

“Nel settembre 2019 – aggiunge – un flebile moto di ripresa aveva fatto sperare in un serio ripristino delle attività, quando la Valle dei Mulini accolse la tappa nazionale del Circuito classico di salto ad ostacoli di equitazione. In quell’occasione, il presidente della Provincia Sergio Abramo garantì lavori di completamento e riqualificazione in tempi brevissimi. Ma a un anno da quelle promesse, ciò che si può trovare visitando la Valle dei Mulini sono solo erbacce e spazi abbandonati”.

“Invito dunque – conclude Pitaro – l’amministrazione provinciale e il Comune di Catanzaro a farsi carico una volta per tutte dell’irrisolta questione, adottando ogni provvedimento necessario per consentire al Centro di ricominciare a ospitare cavalli e organizzare gare ippiche senza più interruzioni, quindi di inserirsi in un contesto agonistico nazionale che rilancerebbe l’area, confinante con un’altra straordinaria ricchezza naturalistica della città qual è il parco della biodiversità mediterranea, grazie alla programmazione di manifestazioni che avrebbero effetti positivi per la città e l’intera provincia”.

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