I carabinieri della stazione di Gizzeria Lido, il 13 luglio 2022, dopo aver localizzato una vasta coltivazione di cannabis indica, dislocata su più piazzamenti, hanno identificato 4 uomini, intenti a lavorare nella piantagione. Sussistendo i presupposti per l’arresto in flagranza di reato i quattro lametini sorpresi nel campo sono stati accusati di illecita coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di 400 piante di marijuana, di altezza variabile tra i 1,50 e 2,00 metri. Inoltre sul posto è stato rinvenuto un bivacco adibito ad essiccatoio e un sistema di irrogazione collegato al limitrofo corso d’acqua posto a monte della piantagione. La sostanza stupefacente è stata quindi sequestrata per le successive analisi chimicotossicologiche.
Ritardi di notifica, indagati tornano in libertà
Ritardi di notifica, indagati tornano in libertà
Il pm aveva chiesto per i quattro (tutti difesi dall’avvocato Antonio Larussa) la custodia cautelare in carcere ravvisando il fatto dell’ingente quantità, il gip del Tribunale di Lamezia Terme accogliendo la tesi difensiva escludeva l’aggravante dell’ingente quantità e concedeva agli stessi la misura degli arresti domiciliari. Ieri, il Tribunale del Riesame di Catanzaro (presidente Mario Santoemma), accogliendo l’eccezione difensiva dell’avvocato Antonio Larussa, in ordine alla tardività della notifica dell’udienza dinnanzi allo stesso Tribunale Distrettuale di Catanzaro, dichiarava l’inefficacia della misura, disponendo l’immediata scarcerazione di Mercurio Giuseppe e Gagliardi Giuseppe, due degli indagati, che, pertanto da ieri, sono tornati completamente liberi.