Un incendio si è sviluppato, per cause ancora in corso di accertamento, nel padiglione chirurgico dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Sv). A dare l’allarme è stato il personale del nosocomio, ma anche alcuni pazienti che, allarmati, hanno telefonato ai numeri di emergenza. Secondo le procedure previste, grazie all’intervento dei reperibili e di tutto il personale delle vicinanze che si è reso immediatamente disponibile, i pazienti del chirurgico sono stati spostati in un’altra sede. Sono ancora in corso, invece, le operazioni e le verifiche da parte delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco.
Intossicazioni da fumo
Intossicazioni da fumo
Sono stati evacuati 85 pazienti. Sarebbero una decina, invece, le persone intossicate, due delle quali in modo grave. Otto dipendenti hanno sintomi lievi. Una parte dell’edificio è attualmente inagibile: gli interventi programmati sono stati rimandati e verranno riprogrammati nei prossimi giorni.
La Regione consiglia per le urgenze delle prossime ore di rivolgersi al pronto soccorso di Savona salvo necessità inderogabili. “Sarò all’ospedale Santa Corona per un sopralluogo e per ringraziare i Vigili del Fuoco e tutto il personale sanitario che in queste ore si sono spesi senza sosta per mettere al sicuro i pazienti dopo che un incendio si è sviluppato all’interno del padiglione chirurgico”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti.
Origine dolosa
Una prima ipotesi parlava di un corto circuito, ma con il passare delle ore cresce il sospetto che possa trattarsi di gesto doloso. “Sono in costante contatto con il direttore generale Prioli per seguire le operazioni e avere in tempo reale tutte le notizie. Pare che l’incendio sia di origine dolosa – aggiunge il governatore -. Stiamo lavorando per cercare di limitare il più possibile i disagi e riprogrammare a stretto giro le visite e gli interventi che erano previsti a partire da oggi e nelle prossime settimane, considerato che una parte dell’immobile è stata resa inagibile dalle fiamme”. (Fonte foto: Agi)