Nell’edizione dei record per il cinema italiano, cinque pellicole in concorso, mai così tante, il Leone d’oro è andato alla Francia di Audrey Diwan con il suo “L’événement”, film che tocca il delicato tema dell’aborto. Ma per l’Italia non è stata certo una edizione da dimenticare con tre dei premi più prestigiosi. Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria è andato a Paolo Sorrentino, anzi al duo da Oscar Sorrentino-Servillo, che ancora una volta non ha mancato di impressionare il pubblico con “E’ stata la mano di Dio”. Altri due riconoscimenti sono andati al cinema italiano: il Premio speciale della Giuria a “Il Buco” di Michelangelo Frammartino e il Premio Marcello Mastroianni riservato ad un giovane attore emergente per Filippo Scotti, interprete di “E’ stata la mano di Dio” di Sorrentino.
“Grazie alla Calabria”
“Grazie alla Calabria”
Ricevendo il premio Frammartino, che è originario di Caulonia, ha detto: “Grazie al direttore che ci ha invitato al concorso, alla giuria e ai compagni di viaggio, al grande speleologo calabrese Antonio La Rocca, grazie ai produttori che hanno creduto in questo salto nel buio. Grazie agli speleologi che si prendono cura del buio e di tutto ciò che non ha ancora forma e grazie alla Calabria, la regione più bella di Italia”. Il film è ambientato nell’Abisso del Bifurto, grotta di origine carsica nel territorio del Comune di Cerchiara di Calabria.