Venti ulivi tagliati e riversi al suolo, l’amara scoperta di un agricoltore del Cosentino

Ferdinando Laghi rende noto il deplorevole episodio: "Si parla di gesti analoghi le cui vittime sembra non abbiano avuto il coraggio di denunciare"

“Dopo solo qualche mese, è accaduto di nuovo. Il taglio notturno, violento, intimidatorio. Questa volta di 20 piante di ulivo dell’azienda agricola di Marco Fusca, stimato imprenditore agricolo residente a Castrovillari  i cui terreni si trovano in agro di Spezzano Albanese”. A renderlo noto è Ferdinando Laghi, presidente dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione – Castrovillari e candidato a sostegno di de Magistris alla presidenza della Regione Calabria. “Il gesto, – afferma Laghi – immediatamente denunciato alle Forze dell’Ordine, che speriamo celermente giungano alla identificazione dei criminali, ha destato vivo sconcerto e preoccupazione nelle Comunità di Castrovillari e Spezzano Albanese. Il sindaco Fernando Nociti, accompagnato dall’Assessore Muià, si è recato sul luogo del misfatto per portare solidarietà istituzionale e condannare la vile aggressione”.

Modalità mafiose

Modalità mafiose

“Così come pure hanno fatto cittadini di Castrovillari, – ricorda Ferdinandio Laghi – tra cui i rappresentanti dell’associazione Solidarietà e Partecipazione di cui Marco Fusca fa parte. Le modalità del fatto appaiono di evidente stampo mafioso ed è stata una pena vedere tanti begli alberi di ulivo, già carichi di preziosi frutti, tagliati di netto e riversi al suolo. Ma questo bruttissimo episodio ci deve anche far interrogare sulla deriva illegale a cui questi avvenimenti, che si ripetono, sembrano voler indirizzare il nostro territorio. E si parla di gesti analoghi le cui vittime sembra non abbiano avuto il coraggio di denunciare”.

Prioritario il contrasto alla illegalità

“Il contrasto alla illegalità, tanto più quando quest’ultima si palesa con queste sordide e preoccupanti modalità, è un elemento centrale per lo sviluppo di una comunità, non soltanto dal punto di vista dei valori, ma anche sotto il profilo economico e della sicurezza sociale. Un territorio che subisce in silenzio questi o analoghi scempi, viene colpita non soltanto nelle persone che subiscono i danni degli attentati, ma anche a livello dei gangli vitali dell’intero tessuto sociale. Ecco dunque perché, accanto all’azione delle forze dell’ordine, che – sottolinea Laghi candidato nella coalizione a sostegno di de Magistris alla presidenza della Regione Calabria – non possono e non devono avere l’intero onere della difesa della legalità, attraverso la loro pur lodevole attività, deve scendere in campo la solidarietà sociale e istituzionale. Per dare, da un lato un segnale di conforto e sostegno a chi la violenza ha subito, e dall’altro un segnale di stampo opposto a chi, con la violenza, pensa di poter raggiungere i propri loschi fini. Ecco dunque come un esecrabile gesto, può, con la partecipazione di tanti, diventare uno strumento di crescita democratica e sociale e ritorcersi, come un boomerang, contro i delinquenti che l’hanno compiuto”.

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