La crescita esponenziale di casi di Coronavirus in Italia costringe a misure più severe. Nelle prossime ore, massimo entro lunedì, il premier Giuseppe Conte dovrebbe firmare un nuovo Dpcm che si aggiungerà a quello varato pochi giorni addietro e avrà restrizioni ben più ampie. Gli oltre 10.000 casi segnalati nel bollettino di ieri rappresentano un campanello d’allarme che impone di agire subito e senza più attese, per evitare di ritrovarsi poi in una situazione incontrollata e ingestibile.
Per questa mattina è previsto il tavolo tecnico tra Governo, presidenti delle Regioni e Anci per discutere, per l’appunto, sul da farsi.
Per questa mattina è previsto il tavolo tecnico tra Governo, presidenti delle Regioni e Anci per discutere, per l’appunto, sul da farsi.
Stop movida
Al primo posto c’è la “questione movida”. Il premier Conte ha ribadito più volte che l’obiettivo è di evitare una nuova chiusura totale dell’Italia, com’è successo lo scorso marzo, ma per riuscirci bisogna dare un freno alla vita sociale. Pe questo motivo, seguendo l’esempio della vicina Francia, il nuovo Dpcm potrebbe imporre un coprifuoco a partire dalle 22 per tutti i locali. Ma ancora più pesante potrebbe essere la chiusura totale della movida nei weekend.
Palestre, parrucchieri, centri estetici, cinema e teatri
Nelle regioni più colpite, inoltre, si starebbe valutando la possibilità di limitare gli orari, se non imporre una chiusura temporanea, di palestre, parrucchieri, centri estetici, cinema e teatri.
Smart working
Per quanto riguarda il lavoro, il nuovo Dpcm dovrebbe imporre lo smart working sia per il pubblico che per il privato, definendo ovviamente la percentuale di lavoratori che possono e devono prestare servizio in presenza.
Dopo il calcetto, stop alle scuole calcio
E se pochi giorni fa si è dato un calcio all’attività sportiva di contatto amatoriale, la classica partitella tra amici per intenderci, il Governo sta vagliando la possibilità di interrompere anche l’attività delle scuole calcio.
Scuola alternata
Nodo cruciale la situazione delle scuole. Per il nuovo Dpcm si starebbe pensando a un ridimensionamento delle presenze a scuola alternando didattica a distanza a quella in classe. Per le classi degli ultimi tre anni dei superiori, invece, l’intenzione sembra essere quella di rendere tutta la didattica a distanza. Così come per le università.