“L’unità di crisi regionale per la gestione dell’Emergenza Covid-19 sta lavorando di concerto con la Protezione Civile e in particolare si appresta a dover gestire la massiccia campagna vaccinale anti-Covid, con l’ormai imminente arrivo delle prime dosi di vaccino”. È quanto affermano i segretari regionali Si.Na.F.O. e S.I.F.O, Giuseppe De Marco e Filippo Urso. “La complessa macchina organizzativa – continuano – coinvolgerà medici, farmacisti, infermieri, amministrativi, oss. I dirigenti farmacisti avranno l’onere della gestione del vaccino: la custodia, lo stoccaggio, tenendo conto della non semplice modalità di conservazione, di ricostituzione e della stabilità del primo vaccino in arrivo, oltre che la dispensazione e la tutt’altro che scontata attività di vaccinovigilanza. Nonostante l’esiguo numero di farmacisti dirigenti Ssr, la categoria è pronta a raccogliere anche questa sfida, per garantire la profilassi prima agli operatori sanitari e poi all’intera popolazione, secondo il programma elaborato dal Ministero della Salute”.
“Anche la campagna antinfluenzale 2020/21 – dicono ancora – per le dosi gestite dal sistema sanitario nazionale attraverso le farmacie territoriali per le fasce di popolazione aventi diritto, è stata gestita dai dirigenti farmacisti, a supporto dei medici di medicina generale e dei centri vaccinazione, con i consueti impegno e professionalità, facendo fronte a consegne frazionate da parte delle ditte fornitrici, garantendo omogeneità su tutto il territorio provinciale, onde evitare di generare pericolose situazioni con aree geografiche a mancata copertura, dispensando di volta in volta l’intero quantitativo ricevuto”.
“Anche la campagna antinfluenzale 2020/21 – dicono ancora – per le dosi gestite dal sistema sanitario nazionale attraverso le farmacie territoriali per le fasce di popolazione aventi diritto, è stata gestita dai dirigenti farmacisti, a supporto dei medici di medicina generale e dei centri vaccinazione, con i consueti impegno e professionalità, facendo fronte a consegne frazionate da parte delle ditte fornitrici, garantendo omogeneità su tutto il territorio provinciale, onde evitare di generare pericolose situazioni con aree geografiche a mancata copertura, dispensando di volta in volta l’intero quantitativo ricevuto”.