di Bruno Mirante – Nei giorni scorsi dalle colonne di questa testata giornalistica abbiamo rendicontato del tentativo della segreteria nazionale del Partito democratico di coinvolgere il sindaco di Napoli Luigi De Magistris nel percorso politico-elettorale che separa i calabresi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Tentativo andato a vuoto e rispedito al mittente dallo stesso Carlo Tansi che interpellato da Calabria7 aveva bollato l’operazione come un maldestro tentativo del Pd di riproporre le “vecchie facce” della politica regionale. De Magistris dal canto suo, negli ultimi giorni ha mantenuto un certo riserbo sulla questione primarie. Stamane, interpellato dall’Agi, il sindaco di Napoli si è espresso in questi termini: “Nessuno me lo ha chiesto, del resto non ci sarebbe motivo di farlo, visto che non faccio parte del PD e comunque la nostra proposta è alternativa”.
Il retroscena
Il retroscena
La richiesta invece da parte di alcuni esponenti della segreteria nazionale è stata recapitata a De Magistris nell’ottica di un ragionamento strategico che coinvolge le elezioni amministrative di Napoli. Mentre la candidatura di Irto appare blindata dalle dichiarazioni di molti big del partito quella che è andata in scena negli ultimi giorni è stata una vera e propria trattativa sotterranea. Lo schema dell’accordo era il seguente: Zingaretti candidato a Roma, Roberto Fico a Napoli e De Magistris in Calabria (ovviamente passando per le consultazioni primarie con Nicola Irto). Il tavolo è saltato dopo la debacle di Zingaretti e la scelta dei grillini di sostenere al ricandidatura di Virginia Raggi. De Magistris, in questo quadro, invece avrebbe dovuto ritirare la candidatura del suo assessore Alessandra Clemente aprendo la strada all’elezione di Fico. Tutte ipotesi ovviamente che non hanno trovato possibilità di realizzazione vista la presa di posizione effettuata dei Cinque stelle su Roma. A conferma del fatto che i contatti ci sono stati, basta prendere visione del “nervosismo social” mostrato da Tansi negli ultimi giorni.
“Noi – ha aggiunto de Magistris – siamo già in campagna elettorale, procediamo come un treno, vogliamo rompere un sistema e ci proponiamo di fare un’azione di governo forte. Non ci interessa partecipare a primarie, mi sembra un’idea vecchia e del resto non mi è pervenuta alcuna proposta in tal senso. E se anche ci fosse, sarebbe destinata a fallire”.
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