“La vertenza Abramo Customer Care ha un impatto che solo nella provincia di Catanzaro coinvolge mille lavoratori e le loro famiglie. La perdita del lavoro di queste persone comprometterebbe irrimediabilmente il tessuto socioeconomico di un territorio già particolarmente debole”. Su questo hanno puntato le Rsu Cgil Calabria, Emanuela Arena e Letizia Catanzariti, quando questa mattina hanno incontrati la commissione Attività economiche e produttive del Comune di Catanzaro, presieduta da Antonio Ursino. “Consapevoli che, – hanno dichiarato la Arena e la Catanzariti – essendo una vertenza di interesse nazionale, non possa essere risolta a livello di amministrazione comunale, abbiamo però invitato gli stessi a mettere da parte i vari colori politici, invitandoli a lavorare in sinergia con i loro omologhi degli altri territori calabresi coinvolti, sollecitando interventi e interessamenti ai loro interlocutori regionali e nazionali”.
Piano industriale non rispettato e rischio chiusura
Piano industriale non rispettato e rischio chiusura
Le sindacaliste hanno illustrato ai consiglieri presenti i problemi e lo stato di crisi profonda che stanno mettendo a serio rischio l’esistenza stessa del customer care che, nella sola Calabria, dà lavoro a circa tremila dipendenti. L’azienda – hanno sostenuto le rappresentanti delle parti sociali – aveva promesso nei mesi scorsi un piano industriale che non è stato rispettato. A settembre, inoltre, è stato congelato lo stipendio dei lavoratori, mentre la strada intrapresa al momento si dirige verso una procedura di concordato che potrebbe essere raggiunta all’inizio del 2021. In tutta questa situazione, i dipendenti hanno chiesto all’istituzione comunale il supporto in una vertenza che potrebbe mandare sul lastrico all’incirca mille famiglie nel solo Catanzarese.
Il Comune vicino ai lavoratori
“Non possiamo che affiancare le legittime preoccupazioni dei lavoratori dell’Abramo customer care”, ha detto il presidente Ursino. Il consigliere Luigi Levato ha proposto una sinergia fra le varie istituzioni per “formare un blocco unico al fianco dei dipendenti”. Ricordando di aver evidenziato il problema più e più volte, Ursino ha aggiunto: “È importante non fare promesse, perché il Comune non ha purtroppo alcuna competenza in materia, però l’aiuto dei consiglieri e di tutta l’amministrazione non mancherà di certo: le preoccupazioni dei lavoratori sono le nostre preoccupazioni. Siamo attenti – ha concluso – a ogni evoluzione sociale di questa drammatica vicenda, rispondendo in pieno a quello che è uno dei punti fermi dell’agenda del nostro sindaco: il lavoro”. Alla riunione hanno partecipato, oltre al presidente Ursino e al consigliere Levato, i consiglieri Antonio Angotti, Carlotta Celi, Enrico Consolante, Lorenzo Costa, Sergio Costanzo, Francesco Gironda, Antonio Mirarchi, Giuliano Renda, Raffaela Sestito, Antonio Triffiletti.