Vescovi calabresi preoccupati dalla guerra e dalla crisi economica: “Effetti drammatici”

"I drammatici effetti sono già riscontrabili diffusamente in tutta la regione. Il nuovo Governo dovrà prendere a cuore le sorti della Calabria"

I vescovi della Calabria si sono riuniti per la consueta sessione autunnale della Conferenza episcopale calabra. I lavori si sono svolti al seminario regionale “San Pio X” di Catanzaro e sono stati introdotti e guidati dal presidente Cec, monsignore Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova. “Dopo aver ricordato il compianto monsignore Francescantonio Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, recentemente – si legge in un documento – tornato alla casa del Padre, e dopo aver pregato per lui, i vescovi hanno accolto con deferente affetto l’amministratore apostolico di Cosenza-Bisignano, monsignore Giuseppe Piemontese, che ha partecipato per la prima volta ai lavori della Conferenza episcopale calabra. In occasione del 60° anniversario dall’apertura del Concilio Vaticano II, è stata ricordata con gratitudine la figura di Papa Giovanni XXIII, profeta ispirato che, convocando il Concilio, ha avviato un sano percorso di dialogo tra Chiesa e società, itinerario che oggi prosegue anche grazie al percorso sinodale voluto da Papa Francesco”.

Vescovi calabresi preoccupati dalla guerra e dalla crisi economica

Vescovi calabresi preoccupati dalla guerra e dalla crisi economica

I vescovi hanno espresso la loro preoccupazione “per la grave situazione in cui versa il mondo a causa della guerra russo-ucraina – che purtroppo reca con sé la minaccia dell’uso di armi atomiche: i presuli si sono uniti alla preghiera del Santo Padre per implorare da Dio la conversione dei cuori e il dono della pace”. Parimenti, i vescovi della Calabria hanno condiviso “il loro timore per il fragile tessuto economico-imprenditoriale della regione, messo a dura prova dalla crisi legata al rialzo dei prezzi delle materie prime e delle forniture energetiche: i drammatici effetti sono già riscontrabili diffusamente in tutta la Calabria”. I presuli auspicano che il Governo che si costituirà a breve “possa prendere a cuore le sorti della Calabria, incentivando la creazione di imprese nella regione, favorendo così l’occupazione e, nello stesso tempo, sostenendo le attività produttive già radicate nel territorio”.

Servizi e progetti nelle diocesi per contrastare la disoccupazione

La riflessione sulla formazione dei futuri presbiteri della Calabria ha occupato gran parte dei lavori. I vescovi, infatti, hanno ricevuto ed ascoltato i tre rettori dei seminari calabresi, condividendo con loro idee, analisi e progettualità rispetto al percorso dei candidati al sacerdozio della Regione. L’incontro con il presidente di Unioncamere Calabria e della Camera di Commercio di Reggio Calabria, dottor Antonino Tramontana, e con Monica Tripodi, coordinatrice del progetto Job in Progress, ha aperto una strada di collaborazione, peraltro, già iniziata nelle tre diocesi della città metropolitana di Reggio Calabria (Reggio-Bova, Locri-Gerace e Oppido-Palmi), per avviare a livello regionale progetti concreti di sostegno all’occupazione giovanile. Tramontana e Tripodi – continua il documento – unitamente ai vescovi delle tre diocesi interessate al progetto Job in Progress, hanno presentato a tutti i vescovi calabresi i servizi e le progettualità offerte ai giovani del territorio metropolitano reggino. Le tre comunità diocesane, accanto all’ente camerale e ad altre istituzioni che si sono unite alla rete, propongono un’alleanza che accompagna i disoccupati verso la creazione di un lavoro in Calabria. I presuli calabresi hanno anche ricevuto i rappresentanti dell’azienda Evermind, Smart working company fondata da giovani calabresi che si sta occupando della realizzazione del sito istituzionale della Conferenza episcopale calabra. I vescovi, infine, “hanno accolto favorevolmente la richiesta di monsignore Francesco Milito, vescovo di Oppido–Palmi, sull’opportunità dell’introduzione dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del P. Ludovico Polat, sacerdote della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, morto in fama di santità il 6 ottobre 2010″.

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