Oltre al Bilancio di previsione (LEGGI QUI), il consiglio regionale ha approvato le proroghe relative alle strutture socio-educative per la prima infanzia, all’entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale e alla scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile 2019/2021 (LEGGI QUI), nonché al termine del 31 dicembre 2022 previsto dalla legge regionale 18/2007 “in considerazione della mancata approvazione del regolamento regionale in tema di usi civici” e a una modifica sulle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Dopodiché è arrivato il via libera anche alla proposta (illustrata dal forzista Michele Comito) per stabilizzare poco meno di 700 precari (legge 15/2008) in forza ai Comuni e a Calabria Lavoro (LEGGI QUI), al netto di un caso sollevato (ma poi rientrato) da Raffaele Mammoliti (Pd) il cui emendamento – recante un impegno a discutere coi sindacati una ricognizione complessiva sul precariato – è stato prima bocciato per poi essere trasformato in ordine del giorno (approvato all’unanimità).
Le preoccupazioni su Fincalabra
Le preoccupazioni su Fincalabra
Quindi spazio al caso Sacal con il via libera, a Fincalabra, per l’acquisizione delle azioni che nei mesi scorsi sono finite in mano ai privati scatenando non solo la reazione della politica – la vicenda è stata denunciata dallo stesso governatore Roberto Occhiuto – ma l’avvio di un procedimento dell’Enac. Antonio Lo Schiavo (de Magistris presidente) ha annunciato il voto contrario esponendo diversi dubbi di natura tecnica sul provvedimento, mentre Amalia Bruni (Misto) ha invitato a individuare le responsabilità del management e Nicola Irto (Pd) ha manifestato la preoccupazione sul fatto che Fincalabra possa “tornare a essere il carrozzone che è stato in passato”, partecipando “ad altre società attraverso operazioni di ingegneria finanziaria”.
“Un term sheet è stato spacciato per un accordo”
Occhiuto ha ribadito che in base alla legge e alla convenzione siglata da Sacal è evidente che “il socio privato non può mantenere la maggioranza della società” parlando anche del sospetto suscitato dalle scarse comunicazioni societarie rispetto a quanto stava succedendo. “È stato spacciato un term sheet (LEGGI QUI) come un accordo tra socio privato e Regione che in realtà invece non impegna nulla, è solo il verbale di una discussione”. Però poi ci si è trovati davanti a un bivio: lasciare che tutto andasse come stava andando, cioè verso il commissariamento e la revoca delle concessioni, o intervenire. “Quando il socio privato si è detto disponibile al passo indietro – ha aggiunto il governatore – la Regione ha detto no. Se è successo qualcosa su cui indagano gli enti di vigilanza noi non facciamo un accordo con chi potrebbe non aver tenuto comportamenti non correttissimi. Abbiamo detto: ‘se volete la Regione acquista tutto il pacchetto e non solo il 3%’”.
Quanto costerà l’operazione
Tutto il pacchetto è stato valutato dai privati per 12,5 milioni di euro (valore nominale) ma Fincalabra, ha annunciato Occhiuto, farà “un’analisi sul valore reale e sapremo nei prossimi giorni quanto vale questa operazione”. Per Occhiuto quella odierna è “solo la soluzione al problema della revoca della concessione ma non è la soluzione al problema”. Dunque quello che vede la maggioranza in capo alla Regione è “uno schema che può essere valido fin tanto che si individua un soggetto societario che abbia la capacità e l’esperienza per occuparsi degli aeroporti”. È però chiaro che “chi aveva il compito di rappresentare gli interessi della Regione non lo ha fatto”, quindi con la “nuova stagione, chiarisce il presidente della Giunta, “non potrà esserci lo stesso management”.
s. pel.