Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) al vaccino anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce l’adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, “adeguati all’età”. Il parere di Aifa arriva dopo l’ok, lo scorso 25 novembre, dell’Agenzia europea dei medicinali (LEGGI), che ha raccomandato l’estensione dell’indicazione per il vaccino Covid di Pfizer-BioNtech per includere l’uso per i bambini di età tra 5 e 11 anni. I dati disponibili “dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza”.
Vaccinazione in due dosi
Vaccinazione in due dosi
Così la Commissione tecnico scientifica Cts dell’Agenzia italiana del farmaco, che ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica. La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione, la Cts raccomanda, per la fascia di età in oggetto, l’uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc suggerendo quando possibile l’adozione di percorsi vaccinali adeguati all’età.
Nel parere, la Cts osserva che “sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multi-sistemica, che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva“. Infine la Cts sottolinea che “la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”.
Popoli: “No eventi avversi”
“Lo studio che ha consentito di utilizzare questa estensione pediatrica ha coinvolto 3mila bambini che sono stati tutti trattati con il vaccino. Non sono certo numeri elevatissimi. Sono sufficienti, però, a farci vedere che anche a un terzo della dose il vaccino mantiene la sua efficacia. In questi 3mila bambini non si sono verificati eventi avversi preoccupanti”. Così il presidente della Commissione tecnico-scientifica dell’agenzia del farmaco di Aifa, Patrizia Popoli, in merito al via libera del vaccino per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.