“Via quarantena ai vaccinati contro il Covid”, il pressing delle Regioni

Sarà inviato dalle Regioni un documento indirizzato al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento
Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo al convegno "Amianto e Salute: priorità e prospettive nel trentennale del bando in Italia"

Sarà inviato dalle Regioni un documento indirizzato al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell’autoisolamento, in cui si chiede l’azzeramento della quarantena per le persone che hanno copertura vaccinale, in particolare quelle con terza dose effettuata. Le modifiche auspicate – a quanto si apprende – sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, saltato in diversi territori, che rende appunto necessario un superamento delle attuali regole delle quarantene.

Contact tracing

Contact tracing

Dopo la comunicazione all’Ansa da parte del direttore del Parco tecnologico Padano Andrea Dilemma che spiegava l’ormai urgente bisogno di avere l’esercito in aiuto ai punti tampone di Lodi e Codogno, ieri sera è arrivata la conferma del fatto che l’esercito arriverà già nelle prossime ore, oggi o domani. In particolare, si prevede l’arrivo di due squadre, come ha anticipato il colonnello Fabio Zullino, comandante del Centro ospedaliero militare di Milano, di 7 militari ciascuna: una per Lodi e l’altra per Codogno. Allestiranno strutture mobili e aiuteranno anche nella gestione degli arrivi ai punti tampone.

Dopo quelle chirurgiche, valutare prezzi calmierati anche per le mascherine Ffp2. E’ una delle ipotesi secondo quanto si apprende da fonti informate. Nell’ultimo decreto era stata sancita l’obbligatorietà dei dispositivi Ffp2 sui mezzi del Trasporto pubblico locale, per accedere agli spettacoli aperti al pubblico, sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto.

Obbligo vaccinale o lockdown

“Faccio appello al Governo, in vista delle decisioni che prenderà domani, affinché vada verso quello che per il contrasto al Covid è ormai necessario: l’obbligo vaccinale o il lockdown per i non vaccinati, sul modello di quanto fatto in Austria e Germania”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in vista della cabina di regia del Comitato tecnico scientifico che si riunirà domani.

Tra i temi all’attenzione della Conferenza delle Regioni c’è la valutazione di impegnare il personale ora destinato al tracciamento, considerato allo stato “non più gestibile”, al potenziamento della campagna vaccinale. Dalle Regioni filtra anche la richiesta di ridurre, se non azzerare, la quarantena per i vaccinati a ciclo completo.Con terapie intensive e ricoveri nei reparti ordinari ormai oltre la soglia e una stima di 2,5 milioni di persone in quarantena, la quarta ondata del Covid, segnata dalla rapida diffusione della variante Omicron, rischia di “paralizzare” l’Italia, con picchi che potrebbero toccare i 10 milioni di persone in isolamento, come ipotizza l’infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

Quarantena breve

Un parere è stato chiesto al Comitato tecnico scientifico, convocato per domani. L’ipotesi è quella di ridurre, da inizio gennaio, l’isolamento dei contatti a 3-5 giorni per chi abbia ricevuto la terza dose, a partire da inizio gennaio. Ieri, segnalati 30.810 contagi in 24 ore contro i 24.883 del giorno di Natale, quasi la metà per la variante Omicron. Preoccupa la crisi del turismo, con tante prenotazioni annullate soprattutto in montagna. Tra i principali sostenitori della quarantena breve c’è il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che peraltro auspica anche l’allargamento dell’obbligo vaccinale. Quello, cioè, che potrebbe essere il prossimo step dopo la riduzione della quarantena.

“Bisogna cambiare le regole al più presto prima che si blocchi un intero Paese”, dice Toti rilanciando le dichiarazioni dell’infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. “Andiamo verso circa 100mila contagi al giorno e questo succederà credo a brevissimo – le sue parole – e allora 7-10 giorni di isolamento, quarantena, vogliono dire un milione di persone che finiranno in isolamento; considerando poi che mediamente ognuno di questi ha avuto 5, qualche volta 10 contatti, il rischio è di avere nel giro di 7-10 giorni 10 milioni di persone in isolamento, in quarantena. Non ce lo possiamo permettere”.

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