Se ne parla per strada, se ne discute sui social, migliaia di commenti e migliaia di opinioni. Il servizio dell’inviato Vittorio Brumotti, mandato in onda da Striscia la Notizia lunedì sera, ha raccontato la terribile realtà di viale Isonzo, quartiere sud della zona di Catanzaro.
Milioni di persone, in tutta Italia, hanno visto come sia il quartiere più degradato della città capoluogo di regione della Calabria. Degrado sociale ed ambientale, madri che spacciano cocaina con i bimbi accanto, usati per nascondere la droga nei pannolini che indossano. Hanno visto cortili e palazzi decadenti, dove si accatastano rifiuti di ogni tipo ed auto incendiate.
Milioni di persone, in tutta Italia, hanno visto come sia il quartiere più degradato della città capoluogo di regione della Calabria. Degrado sociale ed ambientale, madri che spacciano cocaina con i bimbi accanto, usati per nascondere la droga nei pannolini che indossano. Hanno visto cortili e palazzi decadenti, dove si accatastano rifiuti di ogni tipo ed auto incendiate.
Hanno visto che fuori i palazzi esiste una realtà paragonata a Bagdad, ma dentro, gli appartamenti sono arredati con un lusso sfrenato. Hanno visto un quartiere che separa il centro dalla zona marina, in mezzo alla città, che tutti i catanzaresi conoscono. Hanno visto la violenza ostentata, con armi e minacce di morte rivolte all’inviato Brumotti. Eppure qualcuno continua ad ignorare il problema.
Ad esempio, tra gli altri, il Primo Cittadino, Sergio Abramo, che non ha espresso neppure una parola in merito, neanche un commento, lui che a febbraio scorso ha dichiarato come viale Isonzo sia una sua priorità. (Foto dichiarazione in basso)
Sulla sua pagina Facebook annuncia invece il presepe di sabbia in piazza Prefettura durante i giorni di Natale. Su viale Isonzo neppure una sola parola. Lui, però, è il sindaco della città e da tutti era atteso un suo commento in merito, perché, inutile nasconderlo, è un atto dovuto, ovvio. Ma nulla, solo il presepe di sabbia, tanto a Catanzaro tutti lo sanno e lo sa pure il sindaco. E’ così da decenni e da decenni si ignora viale Isonzo ed il resto della zona sud. Nessuna azione politica realmente concreta ed efficace, mai. Nessuno l’ha intrapresa, occupati evidentemente da altri problemi della città più importanti di questo. Perché viale Isonzo è terra di nessuno.
E’ solo dei Rom, che dominano la zona sud senza che nessuno ne contrasti gli effetti. Forse, coloro che governano Catanzaro dovrebbero dedicarsi urgentemente al problema, convocando un consiglio comunale e facendo pressioni al Governo. In questi giorni dalla Calabria a Roma di politici ne sono andati molti. Tutti a chiedere garanzie sul loro posto di potere. C’è chi vuole candidarsi alle regionali e chi vuole fare il Governatore della Calabria. Nessuno, però, è mai andato a Roma in queste settimane o negli anni scorsi per raccontare il terribile rischio sociale presente in città. E di tutto questo i cittadini per bene si indignano in queste ore attraverso i propri commenti sui social.
Ma chi governa la città ha chiare intenzioni di dedicarsi al centro e alla sua rivitalizzazione, spostando l’università e così via. Questa è la palese visione politica, però non sarà certo trasferendo tutto il mondo nel centro che si risolverà il problema di viale Isonzo, di tanti residenti vittime di quel contesto e di tutta la zona sud, che subiscono quotidianamente tutto questo percependo uno scarso senso di sicurezza e di convivenza civile.
In onda su Mediaset abbiamo visto le immagini che hanno evidenziato il mercato della droga, il disagio sociale di quel quartiere. Ma ora gli effetti si vedono in tutta la zona sud, dal quartiere Santa Maria a Lido. Non si tratta solo di spaccio e neppure di continui furti e truffe dei quali la comunità Rom si rende protagonista. C’è un’altra realtà che Brumotti non ha raccontato e che è altrettanto pericolosa. Esistono gruppi di ragazzini rom, dai 12 ai 16 anni, che quasi ogni sabato sera, in branco, aggrediscono coetanei semplicemente per essere stati guardati. Sabato scorso l’ultimo episodio a Lido, ma anche questo si fa finta di non vedere. Le forze dell’ordine ci sono ed intervengono a fatti accaduti. Non prima, ecco perché serve ragionare sulla prevenzione. E come si fa?
Nella zona sud serve una sede dei vigili urbani e serve investire su di essi per aumentare il controllo giornaliero, anche come punto di riferimento per i cittadini. Serve che le forze dell’ordine siano inviate ogni mattina in viale Isonzo per garantire il contrasto alla dispersione scolastica. Senza cultura, lasciando i bambini rom crescere esattamente come sono, non sarà data mai loro la possibilità di cambiare e di vivere un’altra vita. Eppure sono bambini e sono tutti da formare. Serve un programma di servizi sociali, chiedendo l’aiuto di tante associazioni nate spontaneamente tra i residenti dei quartieri più a rischio della zona sud.
Insomma, serve lo Stato, serve la politica, serve l’azione di un sindaco. La politica locale, però, tace. Al massimo chi interviene lo fa per dare colpe a qualcun altro. Esistono omissioni evidenti da parte della politica e non è più tollerabile l’indifferenza registrata fin qui. Le elezioni regionali non possono essere più importanti di viale Isonzo, neppure il presepe di sabbia postato su Facebook può esserlo. Catanzaro ha bisogno di aiuto, perché viale Isonzo non è solo un quartiere, ma è il primo dei problemi di questa città. (a.m.).
Redazione Calabria 7