(C.M.) Il tema della sicurezza sul lavoro è stata al centro delle manifestazioni organizzate dall’ANMIL in tutta Italia, domenica scorsa, per la 69ª Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro –
La Sezione ANMIL di Vibo Valentia ha previsto per la mattina l’organizzazione delle manifestazioni locali a Vibo Valentia con un ampio programma: alle ore 10:00 si è tenuta una S. Messa nel Duomo di San Leoluca; alle ore 11:00 Cerimonia Civile presso la Sala conferenze del Complesso del Valentianum con la consegna di attestati e brevetti a gli invalidi ed a familiari di vittime sul lavoro.
Presenti il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, in rappresentanza del Prefetto la Dott.ssa Curra’, la delegata del Comitato Paralimpico Italiano Elisabetta Carioti, l’assessore comunale Franca Falduto. A moderare il dibattito l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino che è tra l’altro presidente onorario della sez. Anmil di Vibo Valentia in quanto figlio di vittima incidente sul lavoro.
“La Giornata di quest’anno arriva a circa un mese dal 76° anniversario della fondazione dell’ANMIL – commenta la Presidente Regionale Antonio Carlizzi – un traguardo che ci ha visto incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Papa Francesco nel corso di un’udienza privata in Vaticano cui hanno partecipato 300 rappresentanti dell’Associazione venuti da tutto il territorio nazionale. Due momenti fortemente emozionanti che hanno segnato il più alto riconoscimento dell’opera che portiamo avanti per rappresentare e tutelare gli invalidi del lavoro, le vittime di malattie professionali e le loro famiglie”.
“Ma per questa 69ª Giornata vogliamo rimarcare che la salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità per il futuro del nostro Paese e per le nuove generazioni – prosegue il Presidente Carlizzi – una riflessione che si impone prepotentemente in un momento storico in cui l’incertezza e la preoccupazione per il futuro sono diventate una costante, dopo anni di crisi che hanno avuto riflessi negativi sia a livello sociale che economico e, di conseguenza, anche sull’andamento del fenomeno infortunistico, a conferma di quanto la precarietà sia strettamente correlata alla numerosità degli incidenti.
Redazione Calabria 7