“Il gravissimo episodio di bracconaggio ai danni di un esemplare di lupo rinvenuto ucciso ed appeso ad un cartello stradale deve essere fermamente condannato”.
E’ quanto afferma il commissario straordinario del Parco naturale regionale delle Serre Calabre, Giuseppe Pellegrino, dopo il ritrovamento ieri mattina di un esemplare di lupo maschio del peso di circa quaranta chili ucciso a fucilate e poi appeso per le zampe a testa in giù ad un cartello stradale lungo la Statale che collega i paesi di Simbario, nel Vibonese a Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro.
E’ quanto afferma il commissario straordinario del Parco naturale regionale delle Serre Calabre, Giuseppe Pellegrino, dopo il ritrovamento ieri mattina di un esemplare di lupo maschio del peso di circa quaranta chili ucciso a fucilate e poi appeso per le zampe a testa in giù ad un cartello stradale lungo la Statale che collega i paesi di Simbario, nel Vibonese a Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro.
“L’ostentazione del macabro trofeo – afferma il commissario – non fa che riportarci indietro di cinquant’anni quando il lupo non era ancora una specie protetta e veniva visto unicamente come minaccia per greggi ed allevatori. Il lupo garantisce, invece, il giusto equilibrio nell’ecosistema dell’entroterra calabrese favorendo, nel contempo, un’efficace lotta alla massiccia presenza di cinghiali”. A margine del grave episodio di bracconaggio viene comunque sottolineata la notizia positiva che «il lupo, dopo aver vissuto per decenni sull’orlo dell’estinzione, è tornato a popolare le montagne delle Serre. La convivenza tra uomo e lupo non soltanto è possibile ma è necessaria”.
Redazione Calabria 7