Vibonese e Tonno Callipo via da Vibo? Tutta colpa del Comune: così la politica uccide lo sport

Le due principali società sportive alle prese con l’elevata quota della Tari. Il sindaco cerca soluzioni ma avverte: "Per il passato non si può fare nulla"

Lo sport vibonese più seguito rischia di lasciare la città? A sentir parlare i presidenti delle due massime realtà locali sembrerebbe proprio di sì. Pippo Caffo prima e Pippo Callipo poi hanno infatti ventilato tale intenzione creando inevitabile preoccupazione nelle rispettive tifoserie. Certo, perdere d’un colpo calcio e volley sarebbe una mazzata tremenda per Vibo Valentia, sta di fatto che la Vibonese e la Tonno Callipo sono anche pronte ad emigrare altrove pur di vedersi riconosciuti i “propri diritti”. A tentare di scongiurare tale eventualità è il sindaco di Vibo, Maria Limardo che ha parlato delle sue società sportive come “fiori all’occhiello della città, che veicolano il nome di Vibo Valentia in tutta la Penisola”.

Le folli richieste di palazzo “Luigi Razza”

Le folli richieste di palazzo “Luigi Razza”

Ma andiamo per gradi. Nei giorni scorsi è stata pubblicata una lettera a firma del presidente della società calcistica indirizzata al primo cittadino di Vibo nella quale di fatto si paventava il fallimento della stessa se non fosse rivista la quota di arretrati riferiti alla Tari e dovuti al comune in un arco temporale di 9 anni: dal 2014 al 2022. Una cifra rilevante: 482mila euro. Caffo, chiedendo che il pagamento del tributo fosse afferente solo ai giorni di effettivo utilizzo dell’impianto, auspicava un incontro urgente all’amministrazione di palazzo Razza altrimenti la decisione della Vibonese sarebbe stata quella di ritirare la squadra dai campionati, vendere il titolo o, in subordine, trovare un’altra città in cui giocare.
Stesso dicasi per Pippo Callipo, patron della Volley Tonno Callipo, società che deve al comune circa 100mila euro di Tari e che per alcune annualità è in contenzioso proprio con l’Ente locale. La società deve pagare 30mila euro per l’utilizzo del Palazzetto per lo svolgimento di 15-16 partite nel corso della stagione tra regolare ed eventuali playoff. “Dal Comune nessun contributo, nessuna agevolazione ed una indifferenza e apatia incredibile – afferma Callipo – e mi chiedo perché di fronte a tanto silenzio e menefreghismo la Tonno Callipo debba continuare a tollerare continui e pesanti sacrifici. Fino ad oggi abbiamo inteso tutelare la passione, l’alto interesse agonistico e lo straordinario amore di questa città e di tantissimi fans calabresi per la Tonno Callipo Volley. Ma credo che oggi siamo giunti ad un bivio”.

Le rassicurazioni del sindaco

Da parte sua, come detto, il sindaco Maria Limardo sta cercando di evitare tale migrazione sportiva: “Abbiamo già individuato una soluzione e stiamo lavorando affinché possa essere messa in pratica. La Vibonese Calcio, al pari della Tonno Callipo, sono un patrimonio della città e pertanto devono essere tutelate. Si sta facendo di tutto per venire incontro alle richieste due società tant’è che con gli uffici del settore Tributi abbiamo individuato una strada che va nella direzione invocata di far pagare solo i giorni di effettivo utilizzo degli impianti. Questo perché l’amministrazione conosce benissimo l’importanza che riveste tali realtà sportive le quali, pur non dimenticando quelle più piccole, offrono la maggiore visibilità della città oltre i confini regionali. Una soluzione positiva è stata quindi individuata con gli uffici comunali ma serve del tempo, mentre per il passato antecedente al 2019 non si può fare nulla ma, vorrei ricordare che al Comune fino a quella data non c’era questo esecutivo”. (f.p.)

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