di Antonio Battaglia – Un pizzico d’emozione, abilmente nascosta, e tanta voglia di fare bene. E’ quanto traspare dalle parole di Giorgio Roselli, che si presenta nella sala stampa del “Luigi Razza” in qualità di nuovo allenatore della Vibonese. L’ex Cosenza succede al dimissionario Galfano e prende le redini di una squadra reduce da quattro sconfitte consecutive e in astinenza di vittorie da oltre due mesi.
Fiducia e spensieratezza
Fiducia e spensieratezza
“La squadra sta bene, c’è qualche giocatore indisponibile ma ho potuto lavorare nel migliore dei modi” sono le sue prime parole ai microfoni dei giornalisti, impazienti di conoscere il nuovo modulo di gioco. “Il 3-5-2 non l’ho mai amato, ma più che il modulo si vanno a ricercare i concetti”.
La ricetta di Roselli per una veloce risalita in classifica è chiara: “La squadra deve ritrovare fiducia e spensieratezza, che arrivano solo con concentrazione e risultati. Mi interessa cercare di capire in breve tempo i ragazzi, così da farli rendere al meglio. Ritrovo tre vecchie conoscenze: Statella e Parigi, assieme a Vitiello che è attualmente indisponibile.”
Il livello del girone meridionale è altissimo: “Ci sono piazze di Serie A, tutte forti e molto competitive, ma la grande anomalia è l’assenza del pubblico. Il Coronavirus, in effetti, rischia di creare qualche problema”. Dopo un inizio strabiliante, la Vibonese è rientrata nella bagarre di bassa classifica: “Fino a poco tempo fa la squadra era in una buona posizione di classifica, bisognerà ritrovare i valori e soprattutto alcuni giocatori importanti”.
L’obiettivo? Salvezza, poi…”
La conferenza stampa di presentazione funge anche come occasione per introdurre il match di domenica pomeriggio contro la Viterbese: “E’ una squadra che ho osservato molto, con bravi giocatori e un allenatore che lavora sui particolari. A questo punto del campionato, non credo che ci sia una partita diversa dalle altre – prosegue il tecnico – Nessuno pretende che dopo pochi giorni di allenamento i ragazzi interpretino in pieno l’idea dell’allenatore. Mi piacerebbe, però, vedere sin da subito i concetti di gioco”.
Chiosa finale sull’obiettivo stagionale: “Sono tanto lontano da casa, ma finché avrò questa passione non starò a guardare. L’obiettivo è centrare la salvezza, per poi programmare qualcosa di importante”.