In sette sono finiti nel registro degli indagati per la violenta aggressione avvenuta in un locale ubicato nel cuore della movida del quartiere Lido di Catanzaro il 10 aprile scorso. Si tratta di tre minorenni e quattro maggiorenni di etnia rom, nei confronti dei quali la Procura ipotizza il reato di lesione personale aggravate dai futili motivi. Tutto nasce da un gesto “scortese” nei confronti di una donna, che in quel momento si trovava in compagnia di un amico, seduta nel tavolino della parte esterna del locale a consumare una bevanda, un gesto che aveva inasprito gli animi e spinto l’amico della donna a fare le sue rimostranze.
Colpiti a calci e pugni, con sedie, sgabelli e bottiglie di vetro
Colpiti a calci e pugni, con sedie, sgabelli e bottiglie di vetro
Uno “sgarro” non consentito, al punto che l’amico viene trascinato in un posto appartato, aggredito brutalmente, colpito a calci e a pugni dal gruppo rom, vedendosi scagliato contro bottiglie in vetro, “bastonato” alla testa con la fibbia della cintura. Poi l’intervento di una persona che tenta di soccorrere i suoi amici, ma viene brutalmente attaccato, così come viene aggredita la ragazza del tavolino che si trova a doversi difendere da sedie e sgabelli che le vengono lanciate addosso. Il bilancio è di tre feriti e la diagnosi è di lesioni personali consistite in contusioni, trauma cranico ed escoriazioni multiple. Ad evitare il peggio gli uomini della Polizia che giunti sul posto hanno placato gli animi. I tre minori saranno sottoposti ad interrogatorio da parte della competente Procura per i minorenni. (g. p.)