Violenta lite sfocia in tragedia a Catanzaro, la posizione di un pakistano al vaglio della Procura

I carabinieri stanno ascoltando le testimonianze di chi ha assistito all'aggressione per raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti

Versa in coma irreversibile in uno stato di morte cerebrale uno dei due uomini coinvolti nella violenta aggressione sfociata nel sangue nella mattinata di oggi al centro ippico “Valle dei Mulini” di Catanzaro. L’altro è rimasto ferito in modo grave e le sue condizioni sono giudicate critiche da parte dei sanitari che lo hanno subito sottoposto a un intervento chirurgico. Al Pugliese di Catanzaro è ricoverata anche una donna che nella colluttazione è stata ferita in maniera lieve. Tutta colpa di una lite sfociata in tragedia e le cui cause sono in corso di accertamento.

Individuato il presunto autore dell’aggressione

Individuato il presunto autore dell’aggressione

L’autore sarebbe un cittadino pakistano di 28 anni con regolare permesso di soggiorno. Attualmente si trova in ospedale piantonato dai carabinieri dopo aver riportato delle ferite alla testa e delle fratture al braccio ma le sue condizioni non destano preoccupazione. La posizione dell’extracomunitario è al vaglio della Procura della Repubblica che ha delegato le indagini ai carabinieri del Comando provinciale giunti sul posto per ricostruire la dinamica dei fatti. Il sostituto procuratore Irene Crea, che coordina le indagini, sta interrogando il pakistano. I militari dell’Arma stanno ascoltando le persone che hanno assistito all’aggressione per raccogliere elementi utili alle indagini.

Lite a colpi di bastone

La rissa sarebbe avvenuta tra un gruppo di persone arrivate per gli allenamenti in vista di una gara e il cittadino pakistano che nel maneggio ricoprirebbe il ruolo di stalliere. La discussione sarebbe degenerata trasformandosi in una vera e propria lite con l’extracomunitario andato in escandescenza. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato lui a colpire con una spranga in legno i due uomini, uno di 60 anni e l’altro di 68. Il violentissimo trauma cranico riportato da uno dei due pazienti ha comportato il coma irreversibile con arresto definitivo di tutte le funzioni del cervello e del tronco encefalico.

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