di Gabriella Passariello- Ha confermato tutte le violenze subite nel corso dell’incidente probatorio durato quattro ore e che si è tenuto al Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Collegata in videoconferenza da un luogo protetto assistita da uno psicologo e dagli assistenti sociali, la bimba di appena undici anni ha confermato gli abusi inferti dal 76enne F. S. di Gasperina, nel Catanzarese, finito nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta istruita dal sostituto procuratore della Repubblica Graziella Viscomi per violenza sessuale aggravata. Ha raccontato al gip Barbara Saccà e al pm titolare del fascicolo i particolari di quanto accaduto il 25 luglio scorso, riferendo che l’anziano si sarebbe avvicinata a lei in un bar con la scusa di offrirle un’aranciata e poi le avrebbe messo le mani tra le gambe, toccandole le parti intime, esternando la sua incredulità, i suoi turbamenti e il fatto di essere terrorizzata dall’atteggiamento di quell’uomo che conosceva, così come era conosciuto dalla sua famiglia. Scossa al punto da riuscire a confidarsi con la madre solo dopo ore, per evitarle preoccupazioni.
Il racconto agghiacciante e le resistenze nel confidarsi con la madre
Il racconto agghiacciante e le resistenze nel confidarsi con la madre
Il presunto pedofilo, difeso dall’avvocato Paolo Carnuccio, avrebbe palpeggiato le parti intime della bambina con atti repentini, senza consentire alla vittima di difendersi o di manifestare il suo dissenso, costringendo l’11enne a subire atti sessuali. E’ stata la madre della piccola ad esporre tutto ai carabinieri, riferendo che a raccontarle subito dell’accaduto è stata l’altra figlia, mentre solo in un secondo momento quando la mamma è andata dalla piccola per trovare conferme, lei le ha confidato l’enorme macigno che aveva dentro. Una vicenda che non si sarebbe conclusa all’interno di quel bar, ma sarebbe andata avanti per ore, perchè lui l’avrebbe inseguita fino a casa.
In attesa dell’esito della perizia
Il prossimo step previsto è il colloquio che la bimba dovrà tenere con gli assistenti sociali e il 2 febbraio dovrebbe concludersi l’incidente probatorio, che serve a cristallizzare le prove in un futuro dibattimento. Quel giorno il consulente Giovanni Lopez depositerà la perizia sull’interrogatorio della bimba parte offesa insieme ai suoi genitori e rappresentati dai legali Vincenzo Varano, Domenico Pietragalla e Marco Sinopoli. L’esame peritale servirà a valutare l’idoneità psichica della piccola a rendere autonoma testimonianza sugli episodi di abuso sessuale, vista la tenera età della vittima.
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