Una sequenza sismica è in corso nell’est della Calabria, sulla costa crotonese. Non si registrano danni a persone o cose. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), dalla mezzanotte sono state rilevate nella zona cinque scosse di terremoto. La più intensa – riporta l’ANSA – è stata di magnitudo 2.6 alle ore 00:54, con epicentro a 9 chilometri da Crotone. Quattro giorni fa la stessa aera è stata interessata da due terremoti di magnitudo 3 e 3.5.
“Lo sciame sismico che sta interessando il territorio compreso tra Cutro e Crotone – si legge in un comunicato della Protezione Civile Calabria – ha fatto registrare fino ad adesso circa 30 scosse, di cui le principali nel pomeriggio di ieri hanno avuto Magnitudo 3,5 e 3. Sebbene le scosse siano state avvertite distintamente dai cittadini, molti dei quali hanno contattato le sale operative dei vigili del fuoco e della protezione civile, il loro modesto rilascio energetico non ha prodotto alcun danno. Tali scosse sono da inquadrarsi nella normale attività sismica che contraddistingue la nostra Regione, il cui territorio è ad alto rischio sismico, come testimoniano i numerosi terremoti che si sono verificati storicamente. La Sala Operativa Regionale – conclude il comunicato della Prociv – è in contatto con i sindaci del territori e con l’INGV per monitorare l’evoluzione del fenomeno”.
“Lo sciame sismico che sta interessando il territorio compreso tra Cutro e Crotone – si legge in un comunicato della Protezione Civile Calabria – ha fatto registrare fino ad adesso circa 30 scosse, di cui le principali nel pomeriggio di ieri hanno avuto Magnitudo 3,5 e 3. Sebbene le scosse siano state avvertite distintamente dai cittadini, molti dei quali hanno contattato le sale operative dei vigili del fuoco e della protezione civile, il loro modesto rilascio energetico non ha prodotto alcun danno. Tali scosse sono da inquadrarsi nella normale attività sismica che contraddistingue la nostra Regione, il cui territorio è ad alto rischio sismico, come testimoniano i numerosi terremoti che si sono verificati storicamente. La Sala Operativa Regionale – conclude il comunicato della Prociv – è in contatto con i sindaci del territori e con l’INGV per monitorare l’evoluzione del fenomeno”.