“Prima di quanto è accaduto eravamo una famiglia felicissima, in cui per qualsiasi cosa si trovava una gioia, e noi eravamo felici di essere genitori di 4 fanciulle per noi bellissime.
Felici di poterle amare, istruirle, dare loro esempi di vita. Il nostro dopo non si può neanche raccontare, è terribile: dal 24 maggio 2013 siamo stati mutilati”.
Felici di poterle amare, istruirle, dare loro esempi di vita. Il nostro dopo non si può neanche raccontare, è terribile: dal 24 maggio 2013 siamo stati mutilati”.
Lo ha detto Mario Luzzi, papà di Fabiana, giovane vittima di femminicidio di Corigliano (Cosenza), alla quale è stato intitolato stamattina il “Centro di ascolto” che la questura di Cosenza ha voluto dedicare alle donne vittime di violenze e di stalking. “Io credo che le leggi attuali vadano radicalmente sostituite – ha detto Mario Luzzi – perché si è dimostrato che le cose non vanno bene, quasi ogni giorno qualche donna viene uccisa”. Mario Luzzi ha denunciato ancora come l’assassino della figlia possa tranquillamente passare sotto casa sua e ha annunciato di aver scritto al Ministro della Giustizia chiedendo di vietare che gli uomini possano girare armati.
Redazione Calabria 7