Violenza privata, ex carabiniere di Rossano condannato a 4 mesi di carcere

L'uomo avrebbe cercato di entrare nell’abitazione della donna servendosi di una scala e frantumando il vetro con un tubo in ferro, non riuscendo però nel suo intento
violenza privata carabiniere

Condannato a quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile, un 58enne di Rossano, ex carabiniere, accusato di violenza privata nei confronti di una donna, anch’essa di Rossano difesa di fiducia dall’avvocato penalista Raffaele Meles del Foro di Castrovillari.

I fatti risalgono al giugno del 2018 quando, secondo la ricostruzione accusatoria, l’uomo avrebbe cercato di entrare nell’abitazione della donna servendosi di una scala e frantumando il vetro con un tubo in ferro, non riuscendo nel suo intento grazie alla scaltrezza della vittima che chiuse immediatamente le grate della finestra e iniziò ad urlare mettendolo in fuga. In quella occasione la donna chiamò le forze dell’ordine che, unitamente ad alcuni familiari allertati, la trovarono in evidente stato di shock tanto da rendere necessario l’intervento del 118. Per come ricostruito, l’azione del 58enne sarebbe causata dal rifiuto della donna alla richiesta di collocare un’antenna parabolica su un muro di proprietà di quest’ultima. Da qui l’aggressione, prima verbale con offese, insulti e minacce di morte, per poi passare alle vie di fatto con il tentativo di introdursi nell’abitazione.

I fatti risalgono al giugno del 2018 quando, secondo la ricostruzione accusatoria, l’uomo avrebbe cercato di entrare nell’abitazione della donna servendosi di una scala e frantumando il vetro con un tubo in ferro, non riuscendo nel suo intento grazie alla scaltrezza della vittima che chiuse immediatamente le grate della finestra e iniziò ad urlare mettendolo in fuga. In quella occasione la donna chiamò le forze dell’ordine che, unitamente ad alcuni familiari allertati, la trovarono in evidente stato di shock tanto da rendere necessario l’intervento del 118. Per come ricostruito, l’azione del 58enne sarebbe causata dal rifiuto della donna alla richiesta di collocare un’antenna parabolica su un muro di proprietà di quest’ultima. Da qui l’aggressione, prima verbale con offese, insulti e minacce di morte, per poi passare alle vie di fatto con il tentativo di introdursi nell’abitazione.

Ciò diede avvio al procedimento penale nell’ambito del quale la donna conferì mandato difensivo all’avvocato Raffaele Meles. A conclusione della fase dibattimentale il Pubblico Ministero chiese una sentenza di condanna alla pena di mesi due di reclusione, mentre l’avv. Meles, difensore di parte civile, chiese la condanna ad una pena più alta. Richiesta accolta dal Tribunale di Castrovillari, che ha condannato l’uomo a quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno in favore della vittima da liquidarsi in separata sede.

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