“La violenza nei confronti delle donne va combattuta ogni giorno. Le panchine rosse presenti in molte città rappresentano la perdita che la comunità subisce a causa dei femminicidi, della privazione della libertà e dei soprusi verso le donne”.
Lo ha detto la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci che ha partecipato alla cerimonia per la posa della panchina rossa nel comune di Filandari, nel Vibonese. “L’impegno delle istituzioni contro la violenza di genere – ha aggiunto – è massimo. Abbiamo approvato leggi fondamentali, come il Codice rosso o il reddito di libertà, ma serve anzitutto un cambiamento culturale. Le panchine rosse impongono di riflettere sulla violenza contro le donne. Sono il simbolo della presa di coscienza collettiva necessaria a debellare questa piaga attraverso un percorso di sensibilizzazione che si affianchi al contrasto normativo. È un dovere – ha concluso Nesci – di cui dobbiamo farci carico tutti. Nessuna donna deve quindi essere lasciata sola”.
Lo ha detto la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci che ha partecipato alla cerimonia per la posa della panchina rossa nel comune di Filandari, nel Vibonese. “L’impegno delle istituzioni contro la violenza di genere – ha aggiunto – è massimo. Abbiamo approvato leggi fondamentali, come il Codice rosso o il reddito di libertà, ma serve anzitutto un cambiamento culturale. Le panchine rosse impongono di riflettere sulla violenza contro le donne. Sono il simbolo della presa di coscienza collettiva necessaria a debellare questa piaga attraverso un percorso di sensibilizzazione che si affianchi al contrasto normativo. È un dovere – ha concluso Nesci – di cui dobbiamo farci carico tutti. Nessuna donna deve quindi essere lasciata sola”.