Si torna indietro. Il Consiglio regionale della Calabria si riunirà in seduta straordinaria mercoledì 3 giugno con un solo punto all’ordine del giorno: l’abrogazione totale della proposta di legge 10/XI con la quale sono state apportate modifiche a due articoli della Legge Regionale 13/2019.
La convocazione urgente arriva dal presidente dell’assemblea, Domenico Tallini, che ha motivato la necessità di riunire i consiglieri dopo la reazione veemente dell’opinione pubblica, chiarendo che in alcun modo il Consiglio regionale intende favorire, perpetuare o addirittura ripristinare “privilegi”che sono stati già cancellati.
La convocazione urgente arriva dal presidente dell’assemblea, Domenico Tallini, che ha motivato la necessità di riunire i consiglieri dopo la reazione veemente dell’opinione pubblica, chiarendo che in alcun modo il Consiglio regionale intende favorire, perpetuare o addirittura ripristinare “privilegi”che sono stati già cancellati.
Il presidente del Consiglio regionale ha rilevato l’esistenza di incongruenze nella proposta di legge 10/XI, nonché un non allineamento alle intese Conferenza Stato-Regioni e Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni italiane, e ritiene pertanto indispensabile che si proceda all’immediata abrogazione delle modifiche introdotte.
“Non possono esserci ombre – afferma Tallini – sull’azione di un Consiglio regionale appena insediato e che già ha dimostrato di lavorare con impegno e senso di responsabilità in un momento così delicato per la vita del Paese e della Calabria. Errori di valutazione e probabilmente un’analisi superficiale del provvedimento in questione possono e debbono essere riconosciuti con onestà. E’ però altrettanto necessario dire chiaramente che non c’è stato alcun tentativo di ripristinare i vecchi vitalizi che sono stati aboliti durante la legislatura di Scopelliti e poi adeguati al contributivo con la legge regionale n. 13 del 2019”.
“Siamo in presenza di mistificazioni e strumentalizzazioni, alimentate dalla peggiore antipolitica e da un sistema mediatico nazionale che non perde occasione per demonizzare la Calabria. Non è un caso che proprio nel momento in cui la nostra regione sta uscendo a testa alta dall’emergenza coronavirus, proponendosi come modello virtuoso nonostante la fragilità del sistema sanitario, si cerchi ad ogni costo di accreditare un’immagine negativa della nostra terra. Probabilmente, a certi settori del nord infastidisce il fatto che una regione del meridione sia arrivata quasi a contagi zero, grazie all’abnegazione dei suoi abitanti, ma anche grazie alla risolutezza delle autorità regionali. Una regione che si apre al resto dell’Italia, che tenta di fare ripartire il motore del turismo, non deve certo fare piacere all’antipolitica e all’antimeridionalismo”. Comprendo bene, in un momento così drammatico per le famiglie, la diffidenza dell’opinione pubblica, ma posso assicurare i cittadini calabresi che non c’è stata e non ci sarà nemmeno in futuro nessuna intenzione di reintrodurre ‘privilegi’ già cancellati e che l’errore di valutazione compiuto dall’Assemblea sarà responsabilmente sanato”.