Vitalizio e liquidazione: la corsa di Natale degli ex consiglieri regionali

di Bruno Mirante – Si scrive “indennità a carattere differito”, si legge “vitalizio”. La sostanza non cambia, si tratta di una pensione (seppur meno consistente rispetto al passato) cui hanno diritto gli ex consiglieri regionali (sulla base degli anni di mandato svolti) disciplinata dalla legge regionale 13/2019. I consiglieri regionali cessati dal mandato conseguono il diritto all’indennità a carattere differito al compimento dei sessantacinque anni di età e a seguito dell’esercizio del mandato assembleare per almeno cinque anni, anche non consecutivi, nell’assemblea legislativa della Regione Calabria. Ai sensi del comma 2 del predetto articolo 17, le quote arretrate di contribuzione a carico del consigliere regionale possono essere versate in un’unica soluzione, ovvero secondo un piano di rateizzazione della durata massima di trentasei mesi.

I decreti pubblicati sul Bollettino ufficiale di ieri, 8 dicembre, raccontano di due ex consiglieri regionali che hanno messo mano al portafogli, versando le somme mancanti per non perdere vitalizio o il trattamento di fine mandato (il Tfr). E’ il caso di Vincenzo Ciconte che il 30 luglio scorso ha dichiarato di voler aderire agli istituti della l.r. 13/2019, impegnandosi ai relativi versamenti, fra i quali quello relativo all’indennità differita con reversibilità (il vitalizio); l’ex consigliere Ciconte in data 22 novembre 2020, ha effettuato il versamento pari ad euro 17.490,30 relativo all’importo dei contributi arretrati per l’indennità differita per la decima legislatura.

I decreti pubblicati sul Bollettino ufficiale di ieri, 8 dicembre, raccontano di due ex consiglieri regionali che hanno messo mano al portafogli, versando le somme mancanti per non perdere vitalizio o il trattamento di fine mandato (il Tfr). E’ il caso di Vincenzo Ciconte che il 30 luglio scorso ha dichiarato di voler aderire agli istituti della l.r. 13/2019, impegnandosi ai relativi versamenti, fra i quali quello relativo all’indennità differita con reversibilità (il vitalizio); l’ex consigliere Ciconte in data 22 novembre 2020, ha effettuato il versamento pari ad euro 17.490,30 relativo all’importo dei contributi arretrati per l’indennità differita per la decima legislatura.

Allo stesso modo, il 30 luglio 2020  l’ex consigliere Domenico Battaglia ha dichiarato di voler aderire agli istituti della l.r. 13/2019, impegnandosi ai relativi versamenti, fra i quali quello di euro 3.060,00 per l’indennità di fine mandato (Tfr) in due rate di pari importo soluzione. Così, il 2 novembre 2020, Battaglia ha effettuato il versamento pari ad euro 1.530,00 relativo alla prima rata dell’importo dei contributi arretrati necessari per l’indennità di fine mandato.

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