Volley, focolaio Covid nella Poseidon Crotone: la squadra rinuncia ai play-off

La Pallavolo Crotone ha richiesto che "venga aperta nelle sedi federali un'indagine per capire se c'è stata una falla nel protocollo anti covid emanato dalla Fipav o del dolo da parte di terzi"

La squadra di Pallavolo femminile Poseidon Crotone rinuncia alla possibilità di giocarsi la promozione nel campionato di B1 a causa del “Covid” che ha tenuto ferme ben sette atlete dallo scorso 14 aprile. Il focolaio nella Pallavolo Crotone è scoppiato all’indomani della gara della regular season giocata giorno 11 aprile a Trani. Dopo quella partita, vinta dal Crotone, ben sette atlete della squadra calabrese ed il tecnico Piero Asteriti sono risultati positivi. Il capitano Romina Pioli è stata addirittura ricoverata in ospedale. Per fortuna tutti sono guariti e la squadra ha finito il periodo di isolamento il 7 maggio. Pochissimo, però, il tempo necessario per poter ritornare in forma ed affrontare giovedì 13 maggio la prima sfida play off contro il Baronissi; e poi, nonostante tutte le atlete risultino negative, dovranno seguire il successivo iter per il rilascio delle certificazioni mediche agonistiche post covid, che per la tempistica rende impossibile il loro utilizzo.

“Alla luce di questo la società – è scritto in una nota della Pallavolo Crotone – poteva o scendere in campo in modo simbolico con solo 5 atlete su 15 titolari, in quanto non colpite dal covid , aggiungendo qualche giovanissima Under 13 , oppure rinunciare alle partite chiudendo una stagione che definire normale sarebbe un eufemismo. Si è deciso di scegliere la seconda ipotesi, molto a malincuore, sapendo impegno e sacrifici messi in campo da tutte le atlete che hanno raggiunto un risultato inaspettato all’inizio della stagione, visto la giovane età dei membri della squadra”. La Pallavolo Crotone ha richiesto che “venga aperta nelle sedi federali un’indagine per capire se c’è stata una falla nel protocollo anti covid emanato dalla Fipav o del dolo da parte di terzi dove è scoppiato il focolaio che ha portato a questa nostra situazione. Inoltre le singole persone o le famiglie, vittime di questa infezione, stanno decidendo di aprire delle ulteriori azioni legali, visti i danni subiti sia economici che di salute e visto che addirittura un’ atleta è stata ricoverata in ospedale per questa infezione”.

“Alla luce di questo la società – è scritto in una nota della Pallavolo Crotone – poteva o scendere in campo in modo simbolico con solo 5 atlete su 15 titolari, in quanto non colpite dal covid , aggiungendo qualche giovanissima Under 13 , oppure rinunciare alle partite chiudendo una stagione che definire normale sarebbe un eufemismo. Si è deciso di scegliere la seconda ipotesi, molto a malincuore, sapendo impegno e sacrifici messi in campo da tutte le atlete che hanno raggiunto un risultato inaspettato all’inizio della stagione, visto la giovane età dei membri della squadra”. La Pallavolo Crotone ha richiesto che “venga aperta nelle sedi federali un’indagine per capire se c’è stata una falla nel protocollo anti covid emanato dalla Fipav o del dolo da parte di terzi dove è scoppiato il focolaio che ha portato a questa nostra situazione. Inoltre le singole persone o le famiglie, vittime di questa infezione, stanno decidendo di aprire delle ulteriori azioni legali, visti i danni subiti sia economici che di salute e visto che addirittura un’ atleta è stata ricoverata in ospedale per questa infezione”.

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