di Antonio Battaglia – Nuova esplosiva puntata di “Votantonio. Chiacchiere di libertà”, programma autogestito in onda sulla pagina Facebook di Calabria7, condotto dal tandem Vincenzo Merante–Luca Marino e prodotto da “Città del Vento” e “Tag Magazine”. Ospiti del salotto Nicola Fiorita, professore universitario e leader di “Cambiavento”, e l’assessore regionale al Welfare e Agricoltura Gianluca Gallo. (IN BASSO IL VIDEO DELLA PUNTATA).
Il Psr Calabria e il tanto discusso spot di Muccino
Il Psr Calabria e il tanto discusso spot di Muccino
Il focus si concentra subito sull’offerta del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020: “A gennaio andremo verso la settorializzazione del PSR per filiere specifiche e punteremo alla modernizzazione concentrandoci su tre elementi: cooperazione, formazione, promozione – le parole di Gallo – A noi manca un brand Calabria, non c’è mai stato e all’interno del programma di questa giunta era un capisaldo”.
A tal proposito, si ritorna sul famoso spot girato da Muccino: “Non era un racconto enciclopedico, ma un video destinato a chi la Calabria la conosce poco. Doveva essere il primo di una lunga serie”. Non manca la replica immediata di Fiorita: “Quindi per ognuno dei successivi video sarebbe stata prevista una spesa di milioni di euro? Quella è una Calabria fuori dal tempo, bisogna promuovere le specificità calabresi e veicolare l’immagine di una regione dinamica. Se il brand Calabria era rappresentato dal video di Muccino, allora meglio non averlo…”.
Il placet di Fiorita sull’operato di Gallo
Nonostante le visioni politiche diverse, il leader di Cambiamento “salva” apertamente l’operato di Gallo: “Qualcosa in agricoltura si è mosso negli ultimi anni, credo che l’assessore Gallo sia stato uno dei pochi che ha ben lavorato in questa esperienza. Mi chiedo – aggiunge – il motivo per cui non è stata pubblicata la graduatoria per gli eventi culturali. Che fine ha fatto, invece, il bando sulle scuole sicure con un finanziamento di 700 milioni?”. Quesiti di fronte ai quali l’assessore Gallo ammette di non saper rispondere.
“Centrodestra spregiudicato. E su Abramo…”
A questo punto, la lente d’ingrandimento si sposta su Spirlì e Tallini. Fiorita interviene con tono polemico: “L’ex vicepresidente della Giunta regionale è finito per diversi mesi alla ribalta mediatica con polemiche che hanno fatto male alla Calabria, mentre Tallini presentava diversi problemi di inopportunità”. Gallo, tuttavia, spezza una lancia a favore dei due colleghi menzionati: “Dopo aver carburato all’inizio, Spirlì ha dimostrato di poter fare bene nella sua qualità di presidente della Giunta regionale. Ha compreso alcuni meccanismi e sta tenendo botta col governo centrale, spesso patrigno nei confronti della nostra Regione. Non considero Tallini un impresentabile, gli auguro di dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. A dire la verità, non mi è mai sembrato vicino ad ambienti criminali”.
La spregiudicatezza del centrodestra, a parere di Fiorita, caratterizza anche la gestione Abramo“: “All’inizio ha avuto delle qualità, ma ora la maggioranza della popolazione ne è stufa. Catanzaro è devastata dai suoi 20 anni di potere: si sono persi abitanti, centralità e vivibilità”.
Scenari sulle Regionali
Fiorita è tra i firmatari del documento denominato “Calabria Aperta“, l’oramai famoso appello dei 141 al campo riformista: “Il centrosinistra non è stato capace di connettersi alle esigenze delle fasce popolari. La stampa ha parlato di un appello di “intellettuali”, ma non è un’operazione elitaria. Hanno aderito precari, rappresentanti sindacali, soggetti del terzo settore, amministratori. Spero che nei prossimi mesi possa crearsi un fronte unitario con una coalizione larga”.
A parere del leader di “Cambiavento”, la data stabilita per il voto dovrebbe essere urgentemente modificata. Ma l’assessore Gallo specifica che, in caso di ulteriori rinvii, l’amministrazione regionale sarebbe stata “massacrata dall’opinione pubblica” e aggiunge “Io candidato alla presidenza della Regione? Non potrei tirarmi indietro, anche se sono consapevole della difficoltà di questo ruolo”. Dunque, la chiosa finale in tono ironico: “Gallo presidente? E allora Fiorita deve fare l’assessore…”.