WC: la sanità calabrese e il “però noi abbiamo il mare, la montagna”

incendio catanzaro

Buongiorno, da oggi inizia questa nuova rubrica. Si chiamerà WC e butterà nel cesso tutte le inutilità relative ai problemi attuali della nostra Calabria. Non saremo corretti politicamente, nel senso che non useremo termini prettamente da dizionario italiano. Dunque, leggeteci e poi diteci la vostra. Se poi decidete di non farlo mica ce la prendiamo. Non siamo i tipi. WC potrebbe anche significare W Calabria, eh.

Ok, siccome questa rubrica sarà di poche righe, andiamo subito al punto per non farvi perdere tempo. Oggi, come tutti sanno, a Catanzaro è stata organizzata una manifestazione di protesta per far aprire gli occhi, a chi di dovere, sulla situazione della sanità in Calabria. Pochissimi giorni fa, infatti, è stato annunciato sui giornali, sui siti di informazione, il taglio di 43 posti letto all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del capoluogo.

Ok, siccome questa rubrica sarà di poche righe, andiamo subito al punto per non farvi perdere tempo. Oggi, come tutti sanno, a Catanzaro è stata organizzata una manifestazione di protesta per far aprire gli occhi, a chi di dovere, sulla situazione della sanità in Calabria. Pochissimi giorni fa, infatti, è stato annunciato sui giornali, sui siti di informazione, il taglio di 43 posti letto all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del capoluogo.
Una notizia accolta da tutti con sorpresa, ma che sotto-sotto sapeva anche il gatto della signora Gina la quale, di solito, si fa i fatti suoi. E allora, come prevedibile, tutti sono scesi in campo per dire la propria, ma a fatti siamo sempre al punto di partenza. “E’ una vergogna, l’ospedale non si tocca. I posti letti nemmeno”, “Io lo avevo già previsto, colpa del governo attuale. Adesso mi sentono!”. Insomma, robe così che ormai non fanno più impressione. Le stesse frasi si usavano 25 anni fa.

L’unica cosa che sappiamo è che oggi tutta la cittadinanza dovrebbe scendere in piazza per chiedere, a chi di dovere, una risoluzione definitiva al problema. Tra precari che protestano, Oss-Infermieri idonei e posti letto tagliati, ora come ora ci toccherà partire verso il Nord Italia con la scusa di farci curare. Ma a noi cosa diavolo importa, abbiamo sempre il mare e la montagna che ci fanno fare bella figura nel mondo.

Matteo Brancati

Redazione Calabria 7

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