di Alessandro Manfredi – Degrado? Disagio sociale? Periferie emarginate o abbandonate? Niente di tutto questo. Perché quando si racconta la zona sud di Catanzaro esiste solo una parola per descrivere la situazione vissuta dai residenti negli ultimi anni.
La parola in questione è emergenza. Già, un’emergenza a Catanzaro, capoluogo della regione Calabria, sulla quale non si può più rimanere indifferenti.
La parola in questione è emergenza. Già, un’emergenza a Catanzaro, capoluogo della regione Calabria, sulla quale non si può più rimanere indifferenti.
Quartieri come quelli di viale Isonzo, Corvo e Aranceto, ognuno con le sue peculiarità, rappresentano quello che a Catanzaro non va.
Cittadini utilizzati in passato come bacino elettorale, ai quali le promesse oggi fanno sorridere, ma in questi ultimi anni hanno alimentato il decadimento sociale, economico e culturale del territorio.
Inutile fingere che non esista l’emergenza, e a poco serve dichiarare guerra a tale situazione, che si è fatta contesto fertile per la diffusione e la crescita a macchia d’olio di una criminalità che prima veniva considerata piccola o media, mentre oggi rappresenta qualcosa di temibile per il tessuto sociale dell’intero capoluogo di regione.
Non esiste ad esempio in alcune zone franche la raccolta differenziata e, di contro, permane una condizione di abusivismo e di illegalità diffusa, che non si riesce a stanare e neppure a limitare con le sole forze dell’ordine, che puntualmente, a distanza regolare, piombano in questi quartieri nel tentativo di contrastare un qualcosa che da sole, però, non possono contrastare.
Perché lo Stato Italiano non è solamente rappresentato dalla magistratura o dalle forze dell’ordine. Lo Stato Italiano è soprattutto rappresentato e condizionato nelle sue sorti dalla politica.
Ma la politica, in Calabria, e nello specifico a Catanzaro, ha fallito nei decenni trascorsi ed il fallimento è evidente ed oggettivo. Anzi, non ci ha mai neppure provato ad intervenire su tale emergenza.
Tutti a Catanzaro sono consapevoli di cosa accade nella zona sud della città. Ed oggi, quest’emergenza va affrontata. E’ la chiave per spalancare la porta di un reale sviluppo economico, sociale e culturale del capoluogo di regione. E con la superficialità riscontrata fin qui il passo avanti è decisamente impossibile da fare.
I cittadini si ribellano a tutto questo, pretendendo risposte concrete ed immediate. Non c’è più tempo da perdere, nell’agenda politica quest’emergenza deve diventare il primo problema da risolvere, per intraprendere il cammino verso una nuova realtà da offrire alle nuove generazioni catanzaresi.
Calabria 7 è entrata con le sue telecamere nei quartieri della zona sud e le immagini fanno comprendere quanto sia urgente intervenire. E sarà proprio la politica a dare risposte. Lo farà attraverso di noi, dai nostri microfoni.
Maggioranza e opposizione nei prossimi giorni ci illustreranno le loro azioni in merito e, soprattutto, se esiste una strada da seguire per restituire ai cittadini quella dignità, che negli ultimi decenni è stata decisamente negata.