Lamezia, De Biase: “Riaprire virologia e malattie infettive”

de biase lamezia

“La sanità in Calabria deve essere inderogabilmente rimodulata. Questo compito, non può essere rimandato, i fatti lo dimostrano.

Non solo alla luce di quanto accaduto con l’emergenza Covid-19, ma anche perché la Calabria è da anni commissariata. I costi sono elevati. Basta leggere i dati dell’emigrazione sanitaria che attestano un deficit di 60 milioni di euro, da rimborsare ad altre regioni”. Lo afferma Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme. “Le giuste rivendicazioni della locride e della città di Corigliano-Rossano in materia sanitaria – sottolinea De Biase –  dimostrano come le mutate esigenze geografiche e territoriali, unite agli errori commessi in passato, impongono un intervento improcrastinabile, ancor di più nell’area centrale della Calabria, quella del lametino, che per popolazione, posizione baricentrica e vie di comunicazione dovrebbe operare ragionevolmente al servizio dell’intera Regione”.

Non solo alla luce di quanto accaduto con l’emergenza Covid-19, ma anche perché la Calabria è da anni commissariata. I costi sono elevati. Basta leggere i dati dell’emigrazione sanitaria che attestano un deficit di 60 milioni di euro, da rimborsare ad altre regioni”. Lo afferma Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme. “Le giuste rivendicazioni della locride e della città di Corigliano-Rossano in materia sanitaria – sottolinea De Biase –  dimostrano come le mutate esigenze geografiche e territoriali, unite agli errori commessi in passato, impongono un intervento improcrastinabile, ancor di più nell’area centrale della Calabria, quella del lametino, che per popolazione, posizione baricentrica e vie di comunicazione dovrebbe operare ragionevolmente al servizio dell’intera Regione”.

“Accanto all’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo, non bisogna dimenticare – puntualizza De Biase – gli interventi ordinari, quella dei ricoveri tradizionali, che nello specifico, per Lamezia, richiamano l’entrata emergenziale e consueta nei reparti, come Ortopedia, Chirurgia, Medicina, Ostetricia-Ginecologia, ecc. Il paziente, però, prima di essere ricoverato in questi reparti, per essere sottoposto all’interventistica e terapia, deve essere sottoposto a tampone, come stabilito da normative attuali”. “E allora – si domanda De Biase – Lamezia vanta la presenza di attrezzatura adeguata allo scopo? Ovvero, può effettuare tamponi? Sembrerebbe di si! All’ospedale di Lamezia è presente attrezzatura in comodato d’uso, dove si offrono kit reattivi, dove fin quando era in pieno servizio la Virologia, si espletavano esami come virus epatite, papilloma virus, epatite C, HiV, ecc.”

E da qui la considerazione: “Viene, quindi, da pensare che se tale attrezzatura, verificata e riattivata, con altrettanto Kit da utilizzare, è presente nel nosocomio cittadino, si potrebbero eseguire anche a Lamezia i tamponi, senza allungare i tempi per l’ottenimento degli stessi a Catanzaro. Così facendo si potrebbe dare seguito, in tempi ristretti, al ricovero ordinario. Non nego che allo stato vi sono ancora validi medici e tecnici della disciolta Virologia, ma sono altrettanto consapevole, della necessità di rinforzare l’eventuale equipe”. “L’appello – conclude Salvatore De Biase – quindi è rivolto in primis ai Signori Commissari dell’ASP, senza esonerare il Presidente Santelli, per la riapertura dei reparti di Virologia e di Malattie Infettive, ed a seguire del Centro Trasfusionale H 24, servizi questi collegati ed essenziali tra di loro. La proposta ha una sua realtà, basta solo crederci. Misureremo il coraggio di quanti si mostreranno favorevoli e propositivi”.

Redazione Calabria 7

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