di Danilo Colacino – Un’iniziativa organizzata da Open Catanzaro e dal suo giovane presidente Simone Giglio sullo sviluppo di Lido, quella svoltasi ieri, che ha forse rappresentato il primo, magari ancora timido, passo verso una ricostruzione del Partito Democratico anche a Catanzaro e nell’intera Calabria. Chissà, si tratta forse di un Pd che a livello nazionale in un futuro, prossimo o remoto, potrebbe essere (d)epurato dall’ingombrante componente renziana. E magari in quest’ottica si spiega l’assenza del segretario del Circolo Centro, Antonio Menniti di Area Dem, anche se potrebbe essere solo una fortuita coincidenza. Staremo a vedere, malgrado non sia certo la sorte dei singoli – salvo non si tratti di affermati big con cariche di assoluto rilievo – a tenere banco. Il ragionamento, infatti, è molto più ampio e, se ci consentite il termine, strutturale. Ma tanto per essere subito incoerenti (o irriverenti, fate voi), ecco che ci riferiamo a un esponente o a un piccolo gruppetto per provare a formulare un’ipotesi. Suggestiva, fantasiosa o, al contrario, fondata e suffragata dai fatti? Ai posteri…
Milano chiama, Napoli risponde. Erano i tempi ‘romantici’ di 90° Minuto dell’indimenticato Paolo Valenti e dell’altrettanto compianto Luigi Necco, quelli in cui quest’ultimo – colto ma vulcanico giornalista campano – negli anni della sfida infinita tra i suoi azzurri partenopei con alla testa Re Diego Armando Maradona e i Diavoli rossoneri del geniale Arrigo Sacchi e del formidabile trio olandese metteva in risalto il lungo rincorrersi fra milanesi e napoletani. Un inseguimento, anzi un corteggiamento, neanche poi troppo consapevole che i Democrat calabri stanno facendo nei confronti del deputato (raffinato e moderato), già vicegovernatore, Antonio Viscomi. Appezzato giuslavorista, ordinario dell’Umg, al quale potrebbe presto essere assegnato lo scettro di leader del partito in Calabria o, almeno, di federatore e ‘ricostruttore’ (termine poco elegante) di un soggetto politico negli ultimi tre anni non pervenuto nella stessa regione e non solo. Un Messia, insomma, o più modestamente uno stratega ‘ieratico’ a cui affidare le ‘magnifiche sorti e progressive’ del centrosinistra.
La vision sullo sviluppo di Lido e della città. Prima di sognare in grande, bisogna lavorare nel piccolo così come, prima di correre, si deve imparare a camminare. E tanto. Sarà il motivo per cui in casa Democrat intanto si discute del capoluogo. Anzi, di quartiere marinaro o meglio “della Marina, secondo la dizione tradizionale, e non Lido” – spiegherà Viscomi – a noi e ai simpatizzanti e cittadini venuti a Piazza Pola ad ascoltarlo. Non solo lui, per la verità, perché a parlare del medesimo tema – in una tavola rotonda moderata dal giornalista Bruno Mirante – ci sono anche, fra gli altri, i consiglieri comunali Nicola Fiorita, Fabio Celia, Libero Notarangelo e Roberto Guerriero oltre all’assessore regionale Angela Robbe e al presidente dell’Antindrangheta di Palazzo Campanella Arturo Bova. E proprio, uno di loro, Celia rompe gli indugi ed esorta pubblicamente il prof Viscomi ad avviare il processo di riorganizzazione del Pd sulla scorta della sua autorevolezza e credibilità. Un appello che, siamo pronti a scommettere, non cadrà nel vuoto. Riguardo alle proposte per la crescita di Lido, o della Marina di Catanzaro per dirla con lo stesso Viscomi, rinviamo invece i lettori all’ampio servizio video di calabria7.it che riporta le voci dei protagonisti dell’appuntamento.